35° Città di Verona
Finale Giovanissimi
Villafranca – San Martino Giovani
di Filippo Bonetti – ph. Nicola Guerra

È blu-granata la 35esima edizione del Città di Verona; è il Villafranca a trionfare in una finale ai limiti dell’incredibile. Un’impresa indescrivibile nel più suggestivo dei teatri, il Bentegodi; una gara giocata per la quasi interezza in inferiorità numerica, una serie di rigori apparentemente infinita, chiusa dalla poderosa parata di Amenta sul 24° calciato. Un epilogo eufemisticamente inaspettato; il San Martino Giovani, forte della superiorità numerica e del vantaggio ottenuto al 20’ sembrava poter prendere il totale controllo dell’incontro ma il Villa è stato capace di sovvertire ogni impressione, merito anche dell’infaticabile mediana composta da Bruni e Vesentini i quali, con gambe elettriche e lucidi pensieri, sono riusciti a nascondere l’inferiorità numerica per lunghi tratti della gara. 

A gioire, in precedenza, era stata la Virtus di Gaetano Fallea; terzo posto confezionato (ironicamente) da Fiocco con una splendida doppietta personale. Vana la rete da cineteca del pescantinese Dal Dosso, un mancino telecomandato direttamente dalla bandierina. Una gara molto equilibrata, due compagini propositive, numerose occasioni da una parte e dall’altra; alla fine però a risultare più concreta è la Virtus che colora così col bronzo la propria avventura nella 35esima edizione del torneo. 

Villafranca Veronese – San Martino Giovani: (1-1) 1-1, 13-12 d.c.r.

Villafranca Veronese: Soliani (1’st Amenta), Etcheverry (24’st Caraiman D.), Trebian (4’st Campagnari), Meda (9’pt Bellini), Caliari, Zandonella, Albertini (13’st Squarzanti), Bruni, Pighi (8’st Tancredi), Vesentini, Vitalone (18’st Caraiman A.)
A disposizione: Baku, Adamoli
Allenatore Federico Moretto con Federico Cengia

San Martino Giovani: Pozzan, Bonetti, Bombieri, Marani, Albi, Trionfante (35’st Franchetto), Scaringi, Carcereri (8’st Cardus (21’st D’incerto), Sganzerla (27’pt Grigoletti), Marcolini, Frigo
A disposizione: Sponda, Aldegheri, Ojo, Leviti, Costacurta
Allenatore Roberto Pavan con Leano Albi

Direzione di gara: Matteo Ligozzi di Verona con Alessandro Ardielli e Filippo Tezza
Reti: 20’pt Zandonella (AG) (V), 27’st Vitalone (V)
Espulsione: 8’st Caliari (V)

È subito “guerra sportiva” sugli spalti dello stadio, i chiassosi tifosi rossoverdi punzecchiano quelli blu-granata i quali, però, rispondono prontamente incitano a gran voce i propri beniamini. Se le gradinate sono da subito incandescenti, anche il campo non impiega molto tempo ad infiammarsi. Le cose sembrano mettersi subito male per il Villafranca. All’8’ Scaringi serpeggia tra le maglie della difesa blaugrana e, involatosi verso Soliani viene abbattuto pochi passi fuori l’area di rigore da Caliari. Il signor Ligozzi non necessita revisioni e opta per il rosso diretto. Quello che sembra l’inizio di un brutto sogno si trasforma in un incubo, almeno temporaneo, per i ragazzi di Federico Moretto. La sfortuna si abbatte sui blu-granata, è una carambola a punire i villafranchesi; il San Martino, con l’inerzia dalla propria parte, spinge sull’acceleratore e al 20’ si guadagna un tiro dalla bandierina. La battuta dalla sinistra viene risucchiata da una mischia in area, la sfera sbatte sulla schiena di Zandonella e termina irrimediabilmente in rete. Il San Martino esulta per il meritato vantaggio ma il Villa non ne vuole sapere di arrendersi alla mala sorte e, con laboriosa organizzazione ed indiscutibile qualità, rimane dentro l’incontro. Molte parole, riassunte e concretizzate da un gesto di Vitalone il quale, a differenza dello scrivente, preferisce far parlare i piedi. Un gol, quello del n.11 villafranchese, di preziosa fattura. Una frecciata dalla sinistra che, infilandosi sul secondo palo, manda in visibilio il Bentegodi. 

Calcio di rigore vittoria del Villafranca

L’equilibrio dell’incontro è ristabilito e mantenuto per il restante tempo di gioco. Le occasioni non mancano; il San Martino sfrutta tutta la qualità dei propri attaccanti e a più riprese si rende pericoloso. Marcolini ci prova al 29’pt ma Zandonella è bravo a sbilanciarlo per negargli la conclusione nello specchio. Al 7’st opportunità anche per Albertini, questa volta fermato da Pozzan dopo che il gol gli era stato negato dal palo nel corso del primo tempo. La zampata del n.7 blu-granata è controllata dall’uno rossoverde. Un ultimo sussulto al 38’: D’Incerto manda di poco alto con la testa l’ultimo pallone dell’incontro rimandando così alla lotteria dei rigori il verdetto finale. È un verdetto tutt’altro che tempestivo quello scritto dagli undici metri. Sono 24 i tiri calciati, 23 quelli segnati e non per demerito dei portieri. A presentarsi sul dischetto, in una cornice prestigiosa ma tutt’altro che amichevole, sono 20 apparenti specialisti, portieri compresi. I più coraggiosi sono Campagnari (V) e Marani (SM); il primo calcia una fucilata mancina all’incrocio dei pali mentre il secondo esibisce un audace cucchiaio. È la parata di Amenta, un prodigioso tuffo sulla sinistra, a svuotare i blaugrana della pesante tensione e a scatenare l’esultanza dei propri compagni. Il Villa, libero dalla “maledizione Bentegodi”, alza la coppa al cielo nella calda serata veronese.

Esultanza Villa dopo i rigori

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