Intervista con il Presidente Nicola Milan

TOP VOLLEY è una società di pallavolo femminile nata nell’estate del 2017 con l’obiettivo di portare avanti un progetto sportivo focalizzato sul mondo giovanile. Artefice e ideatore di questa nuova realtà sportiva, che in poco tempo è già riuscita a trovare discreto spazio e visibilità è Nicola Milan, imprenditore veronese nel campo dei servizi che, oltre a ricoprire la carica di Presidente, è anche sponsor della stessa società con il marchio IGEVO. «Dopo una precedente esperienza in qualità di sponsor presso un’altra società, sempre di pallavolo femminile – ci racconta – ho cercato alleati per passare da una pallavolo “amatoriale” a una pallavolo in grado di alzare l’asticella, soprattutto dal punto di vista della professionalità. Senza nulla togliere alla prima – tiene a precisare – il mio desiderio era quello di riuscire a mettere in piedi una realtà il più possibile strutturata sotto tutti i punti di vista. Non solo quindi come atleti, rimanendo sempre sul giovanile, ma anche per quanto riguarda staff, strutture e organizzazione». La sua proposta, però, è rimasta in parte inascoltata tanto che, come lui stesso ci conferma, «Ho avanzato la mia idea a diverse società del veronese ma non ho trovato nessuno disposto a sposare il progetto”. Nicola però non si è arreso e ha deciso di andare avanti, anche se da solo. Per capire come  partire una grossa mano è arrivata dagli amici del Montecchio, squadra che milita nel campionato A2 femminile, dai quali ha cercato di apprendere il più possibile come funziona una società di un certo livello e ha poi cercato di mettere in pratica, nel miglior modo, tutti i preziosi suggerimenti ricevuti».

L’occasione d’oro è stata la rinuncia al titolo sportivo da parte del Montorio. «Una volta venuto a conoscenza dell’intenzione del Montorio di cedere il titolo sportivo, e quindi la categoria» precisa «non ho perso tempo e ho colto al volo l’importante opportunità”. 

Oggi la società vanta una ventina di atlete tra under 19 e under 17 che oltre a partecipare ai campionati di categoria, sono anche iscritte rispettivamente ai tornei di B2 e serie D. Quest’ultima scelta ha permesso alle atlete di confrontarsi con formazioni più esperte e attrezzate, non sempre combattendo ad “armi pari” ma facendo comunque crescere le atlete professionalmente.

Inoltre la società partecipa alla Coppa Italia di serie D, istituita dalla FIPAV a livello nazionale  e inserita negli sport consentiti nel periodo di emergenza sanitaria che ha consentito di far giocare le atlete con continuità.

Nicola ci spiega come il Covid non abbia solo inciso sui campionati, ma anche sulla gestione della società. «Sicuramente – dichiara – non è stato facile fare sport in questo periodo, sia perché sono venuti meno importanti aiuti da parte degli sponsor che hanno rivisto gli investimenti finanziari adattandoli alla contingente situazione emergenziale, sia nella gestione degli allenamenti per cercare di evitare il diffondersi del virus tra le atlete. Applicando  con rigorosità i protocolli sanitari siamo comunque riusciti a far allenare le nostre atlete con regolarità contando alla fine solamente tre casi di positività».  

Questa pandemia però  ha riservato anche un risvolto positivo, perché “ l’emergenza ha portato la FIPAV al blocco delle retrocessioni- specifica – permettendoci di mantenere la categoria nonostante un piazzamento all’ultimo posto». La differenza in campo, tuttavia, si è vista fino a un certo punto perché, aggiunge «nessun avversario ci ha messo veramente sotto. Le partite le abbiamo giocate tutte con onore e orgoglio, senza mai subire sconfitte pesanti. La differenza, più che sotto il profilo delle qualità tecniche, si è notata di più dal punto di vista mentale, perché a certi livelli è importante mantenere la concentrazione per tutto l’arco dell’incontro. Si tratta, però, di un aspetto che avevamo messo in preventivo e che in prospettiva non può altro che rappresentare un fattore di crescita per le nostre giovani atlete».

Infine con Nicola abbiamo fatto un bilancio di questi primi anni e sul prossimo futuro. «Il bilancio di questa avventura – ci confessa – è assolutamente positivo. La più grande soddisfazione è stata quella di vedere la voglia di lottare messa sempre in campo dalle nostre atlete, anche verso squadre più forti sul piano squisitamente tecnico, che ci ha permesso sempre di ben figurare, indipendentemente dal risultato finale. Per il futuro l’obiettivo è quello di creare una società sempre più organizzata e strutturata, in grado anche di diventare potenziale trampolino di lancio per chi dimostra di avere le qualità per ambire  a più alti livelli, senza quindi mai perdere di vista la nostra mission nei confronti dello sport giovanile».

Investire nello sport significa investire nell’educazione, nella salute e nella cultura dei giovani e della società civile. Facciamo tutti il tifo per queste belle realtà del nostro territorio.

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