Le conferenze di AlbaBorgoRoma.

Scivola fuori tema la conferenza di ieri al Teatro San Giacomo, organizzata dalla Direzione Sportiva dell’AlbaBorgoRoma. Il titolo era: ” Il mondo del calcio visto con gli occhi del Calciatore ” e chi si aspettava una introspezione psicologica secondo l’ottica dei ragazzi è rimasto leggermente deluso.

Tommasi ha spiegato, comunque, bene all’inizio, qual’è lo scenario calcistico che un ragazzo vede in prospettiva, denso di aspettative con i colori azzurri della nazionale o della serie A.
Aspettative molto pericolose quando vengono alimentate a sproposito dai genitori che magari non riescono a vedere con chiarezza limiti tecnici del proprio ragazzo e reali possibilità di sfondare nel mondo professionistico. L’invito a capire cosa c’è nella testa di un bambino è fondamentale per aiutare il giovane a crescere senza delusioni.
Solo l’1,3% approda in serie A, l’1,6 in serie B e il 3,6% in Lega Pro. Il rimanente viene diluito nelle categorie dilettanti ( 53,4%) e il restante lascia per dedicarsi ad altri sport.
Con questi numeri è vietato dunque spronare i ragazzi verso obiettivi irraggiungibili e creare dei disadattati come ce ne sono già molti in Serie D, senza un futuro professionale e votati alla depressione.
Quindi, la conferenza di Damiano Tommasi si è orientata ad  alzare il livello di attenzione verso i giovani che praticano il calcio fin da piccoli.
La lucidità e la classe di un centrocampista come Tommasi si è fatta vedere soprattutto dopo l’intervento oratorio di buon livello di oltre un’ora (ma veramente ha fatto il calciatore per ventanni?) quando le domande sono fioccate, magari fuori tema, ma tutte hanno avuto una risposta pertinente e competente.
E competente dev’essere chi si occupa sul campo dei più giovani, quindi non basta più l’aspetto motorio e tattico, è necessaria una buona dose di empatia per star bene coi ragazzi e farli sentire a proprio agio anche di fronte alle prime sconfitte. In questi casi deve nascere lo spirito di rivincita, fondamentale per tutti gli sport, “… perchè comunque in ogni occasione, la via più breve per arrivare al risultato, è mettersi in gioco.”

 

 

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