SportExpo 2020. Fondazione Bentegodi Tennistavolo.
di Paola Fuggetti.

Luci al Bentegodi: così potremmo definire la kermesse che vede le discipline sportive entrare in contatto con bambini e famiglie per far assaporare la bellezza, l’impegno e il divertimento legati alla pratica sportiva. E queste luci avvolgono anche una disciplina presente nella Fondazione Bentegodi: il tennis tavolo.

Sin dai 7 anni ci si può avvicinare al tennistavolo e in effetti a SportExpo i tavoli sono stati occupati a regime continuo da ragazzine e ragazzini di diverse età che hanno giocato tra di loro con passione e divertimento.
Ma dietro il divertimento c’è molto impegno: i giovani atleti sono affiancati sia dai loro istruttori che dai preparatori atletici, che sono fondamentali perché il controllo muscolare, la prontezza dei riflessi e lo scatto atletico sono le armi con cui poter vincere in una disciplina che, contrariamente ad altri sport come per esempio il tennis, in 15 minuti decide le sorti del campionato.

Ed è per questo che l’invito di Stefano De Pantz, istruttore federale, Referente Tecnico Regionale per la Federazione Tennistavolo, è quello di non avvicinarsi a questa attività come ripiego per chi non ha sfondato in altre discipline.

Il tennistavolo richiede sacrifici e, contrariamente a quanto si possa pensare dai due lati del tavolo da gioco, una gran dose di socialità. Le trasferte, gli orari, l’organizzazione, il gruppo sono tutti aspetti di grande importanza, Senza considerare questi elementi si ha una visione parziale e distorta di una realtà che nel veronese ha dato tante soddisfazioni, con giovani atlete arrivate alle medaglie.
Per tutti i giovani interessati a provare questa disciplina, il prossimo appuntamento è con le lezioni di prova del 28 e 30 settembre, contattando preventivamente la segreteria della Fondazione Bentegodi.

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