Porto Legnago verso la stagione 108.
di Paolo Petrin.

E’ la società sportiva fra le più silenziose, nel senso che “lavora” con umiltà e con tenacia.
Il silenzio, viene rotto dalla voce di uno dei dirigenti più appassionati; non diciamo il nome, la persona in questione ama il Porto ma non ama apparire:

<< …ti volevo raccontare una storia, se ti può interessare: la storia è quella dell’ Usd Porto, fino a qualche anno fa la seconda squadra di Legnago. Parlo al passato perchè da qualche anno abbiamo deciso, a livello societario, di cambiare totalmente rotta!
La decisione è stata sofferta in questi anni e ci è costata due retrocessioni ed un settore giovanile non più di primo livello, ma finalmente i risultati hanno iniziato a darci ragione e quindi ne godiamo con orgoglio.
Il cambio di rotta, per quanto riguarda la prima squadra è stata quella di valorizzare i nostri giovani senza più la necessità di dover pagare rimborsi spese per i giocatori. Si è formato un gruppo appassionato, affiatato ed unito, nel quale molti ragazzi, anche provenienti da categorie superiori (noi siamo saliti in seconda quest’anno) si vogliono unire a noi e condividere il nostro modo di amare il calcio. Per quanto riguarda il settore giovanile, completo in tutte le categorie, abbiamo deciso di puntare soprattutto su educatori, preparatori ed allenatori di qualità per crescere i nostri ragazzi, dai piccoli amici in su, con l’obbligo di far giocare sempre e comunque tutti. Più valore al lavoro settimanale, all’educazione e l’attaccamento al Porto piuttosto che al risultato che deve essere una conseguenza di quanto fatto non uno scopo. Abbiamo costruito una struttura che permette di organizzare eventi socializzanti per i ragazzi, dai piccoli alla prima squadra, soprattutto le cene in uso quasi regolarmente a fine allenamento e fine gara. Quest’anno siamo già pronti a ripartire con tutte le squadre, confermando tutti coloro ci hanno seguito come mentalità ed integrando un responsabile per il settore giovanile, Giovanni Melchiori,  al primo incarico ma immerso nel calcio giovanile del territorio da anni  ed un direttore generale navigato, Maurizio Buraschi, per far tornare il Porto al prestigio di anni fa mantenendo sempre e comunque la nostra identità e la nostra filosofia.>>

Sarà dunque un “navigato”, Maurizio Buraschi, a gestire questo cambio di rotta,  la Redazione di Giovanigol condivide appieno la filosofia di dare spazio ai giovani e agli educatori, in bocca al lupo quindi a Giovanni Melchiori per questo, importante, primo incarico, la responsabilità del Giovanile è una vera e propria missione.

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