Sport Camp Italia. Il fenomeno del calcio estivo.
E’ un piccolo esercito quello dei camp estivi, spesso loggati da firme prestigiose internazionali: dal Real Madrid al Barcellona, dal Celtic al Benfica. Senza trascurare l’iniziativa della ErreA ( Errea Campus).
Gambini Giovanni è il presidente di Sport Camp Italia, è stato primo a cogliere in positivo il fenomeno dei Camp Estivi e di organizzare le adesioni prima e la gestione dei Camp disseminati in tutta Italia.

Camp Italia: momento di pausa a Cappella Maggiore (Treviso)
Gambini gestisce direttamente i camp del Celtic e collabora con Real Madrid ed Errea:
” Le iniziative per favorire questo fenomeno estivo che ormai si presenta come un apprezzato prolungamento della regular season e tornei vari, sono ormai tante a testimonianza del gradimento delle famiglie che ci affidano con fiducia i loro ragazzi, che hanno un età compresa soprattutto fra i 10 e i 15 anni. Le proposte economiche tengono conto delle diverse possibilità economiche, basti pensare al range fra il Real Madrid (450 euro a settimana) e l’Errea Campus (229 euro per due settimane) ”
Gambini gestisce 65 campus sparsi in tutte le regioni d’italia con 4052 partecipanti, tanti sono i ragazzi iscritti nelle diverse opzioni. La domanda sorge spontanea: ma come fate a gestire tutti questi ragazzi?:
” Il nostro fiore all’occhiello sono i tecnici, che selezioniamo sia in base all’esperienza sia alla loro genuina passione. Sono circa 200 i tecnici italiani che affiancano i preparatori ufficiali che proverngono dalle diverse scuole calcistiche internazionali. Per i tecnici nostrani il campus estivo sta diventando la continuità del fare calcio coi giovani e diventerà col tempo una vera e propria specializzazione. Si stanno allargando le richieste di partecipare attivamente nei nostri campus anche da parte di giovani tecnici che hanno percepito l’opportunità di fare esperienza anche in estate e di arricchire il proprio CV sportivo, in particolare quando affiancano i preparatori internazionali, dai quali c’è molto da imparare.”

Camp Italia Claudio Piolanti
Con orgoglio, Gambini propone per questa intervista i nomi dei “suoi” tecnici estivi.:
“ Cito pochi nomi, giusto per far capire la qualità di chi segue i ragazzi del campus, per esempio Silvana Monchera del Chievo, già titolare nella squadra che ha vinto lo scudetto assieme alla Morace. Abbiamo anche un tecnico francese, Boisfer Rodrigo, con un passato di calciatore professionista come Stefano Melchiorri e Piolanti Claudio : quest’ultimo è stato Selezionale Nazionale per le giovanili ed ha operato come osservatore per allenatori come Iachini, Novellino e Pioli”
Sentiamo quindi Silvana Monchera (nella foto di copertina), capocamp Real Madrid a Cappella Maggiore dalle parti di Vittorio Veneto per capire come funziona un camp e cosa lo differenzia da una normale aggregazione calcistica estiva.

Camp Italia con la maglia Real Madrid
” Prima di tutto presento il mio staff tecnico, da precisare che sono tutti in possesso di Licena Uefa B per poter allenare squadre giovanili: Turchetta Federico viene da Ravenna ( allenatore dei 2003 dell’Alfonsine), Paolo Gallo da Novara (fisioterapista e preparatore di Primi Calci) e il mio vice Claudio Piolanti, la passione totale per i giovani (allenatore degli Allievi del Puntamarina). L’aspetto principale di questo campus è la tecnologia: l’aspetto umano e l’esperienza sono necessari per le esercitazioni, la tecnica situazionale e l’acquisizione dei fondamentali ma qui abbiamo qualcosa in più, l’aspetto tecnologico per una valutazione complessiva delle prestazioni dei singoli.”
Allora vediamo qualche esempio, senza scandalizzare i “puristi” del calcio tradizionale:
” Lo strumento più importante è la telecamera Go-Pro dotata di un’App esclusiva che segue i movimenti e le perfomances degli atleti; una volta impostata l’App con la numerazione dei singoli, eccola agire e selezionare al termine della sessione i movimenti di ogni ragazzo che si potrà rivedere in un video gestito sul sito della FRM (Fundacion Real Madrid). Ma non è finita qui: in certe sessioni i ragazzi vengono muniti di cintura GPS che misura la velocità e l’intensità della corsa durante una partitella. Ed infine la Smart Ball, dotata di microchip in grado di misurare la velocità della palla ed il numero di giri su sestessa nela caso di tiri ad effetto.”
Qual’è lo scopo di queste attrezzature?:
” Con la Pro-go vengono misurati in automatico, tecnica individuale, L’esperienza situazionale, la transizione e il takle. La cintura GPS propone tre valutazioni: velocità, distanza coperta e intensità. Infine la smart ball valuta il tiro nella sua complessità. Ci sono anche “misurazioni umane” che riguardano i risultati nel torneo e una valutazione personale sul ragazzo da parte dei tecnici del camp: il totale dei voti formula una specie di pagella sportiva che servirà al ragazzo per un miglioramento individuale e per essere ammesso agli stages internazionali a Madrid.”
Conclude Gambini Giovanni: “ I campus estivi diventeranno ben presto momenti di miglioramento tecnico individuale e non più solamente una vacanza in ambiente calcistico; abbiamo un’iniziativa anche per il Crazy a Verona, in quanto dal 3 all’11 settembre abbiamo organizzato un campus per le classi dal 2013 al 2007. I tesserati del Crazy avranno dei vantaggi che potranno estendere agli amici di altre ASD di Verona e Provincia.”

CAMPUS CRAZY

Da Giovanigol a GiovaniSport per divulgare la cultura dello sport giovanile in ogni disciplina, per sostenere la genuina e corretta partecipazione di giovani atleti, genitori, arbitri, tecnici e Direttivi ed infine per condividere i valori morali delle Asd a beneficio di tutto l’ambiente sportivo.
redazione@giovanisport.it
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.