Campionati Provinciali Verona
Sondaggio propositivo
di Rodolfo Giurgevich
Durante la stagione ho avuto modo di raccogliere fin dall’inizio dei campionati provinciali diverse proposte per una modifica dello svolgimento e ovviamente anche al termine, dopo la disputa delle semifinali e della finale per il titolo ho ricevuto diverse segnalazioni sul modus di concludere la stagione.
In generale la riflessione è stata che non si può buttar via una stagione per una gara nata male o per un rigore decisivo.
Per questo motivo ho estratto un campione casuale di 24 unità fra tecnici e dirigenti ai quali è stata posta una serie di tre domande con risposte chiuse da 1 a 9, dove il 9 indicava massimo gradimento.
Il campione ha reagito in tempi brevi: 18 reazioni positive, 5 commenti, 4 impegnati sul lavoro non hanno potuto rispondere e 2 astensioni dichiarate per diversi motivi.
Domanda 1:
Cosa ne pensate dell’attuale formulazione dei campionati provinciali a Verona per Under 15, Under 17 e Under 19
(risposta da 1 a 9, dove 9 rappresenta il gradimento massimo e 1 quello più basso)
Risultati, hanno risposto in 18: valore medio delle risposte, – 5,3 – il che significa che l’attuale strutturazione dei campionati è mediamente accettata sia pure senza entusiasmo.
Domanda 2:
Cosa ne pensate se invece di fare semifinali e finali, il titolo venisse assegnato per classifica in un girone unico all’italiana finale a 7/9 squadre partecipanti subito dopo la fase elite?
(risposta da 1 a 9, dove 9 rappresenta il gradimento massimo e 1 quello più basso)
Risultati, hanno risposto in 18: valore medio delle risposte, 5,0 il che significa che un’eventuale girone all’italiana sembra essere troppo impegnativo per squadre dalla rosa ridotta; questo dato comunque bilancia il risultato della domanda 1.
Domanda 3:
Cosa ne pensate se dopo l’assegnazione del titolo venissero disputati dei play off per designare la seconda squadra classificata per eventuale promozione o ripescaggio?
Risultati, hanno risposto in 18: valore medio delle risposte, 5,88 a dimostrazione che un’area di salvataggio per le classificate dal2° al 4° posto sarebbe ben accettata.
Conclusione:
L’attuale struttura dei campionati è accettat anche si avverte la necessità di cambiare qualcosa per dare una scossa di novità.
La proposta di guadagnarsi il titolo con un girone finale all’italiana sembra essere condivisa soprattutto da quelle Asd che preferiscono evitare di “giocarsi” la stagione con una sola partita.
Più gettonata la proposta dei play off finali per offrire a più squadre di essere in lizza fino alle ultime partite.
Ecco i commenti registrati:
«una cosa che cambierei e’ la composizione dei gironi, non si possono fare 3 tornei con le stesse squadre ( a parte i gironi elite) . Capisco le distanze ma si puo’ fare decisamente meglio😉il Lugagnano con la finale l’abbiamo incontrato 4 volte.»
«Per i campionati provinciali modificherei solo il girone Finale che è una specie di fotocopia del girone Elite, ma lascerei Semifinali e Finale perchè sono momenti molto forti da un oubto di vista emozionale. Quello che veramente cambierei sono i campionati regionali e le forme di assegnazione delle categorie.Un campionato regionale fatto da tutte squadre di Verona non è altro che un campionato provinciale Elite.»
«non sono d’accordo su come vengono fatti i campionati si dovrebbero mescolare di più le squadre Valpolicella Verona e bassa; non è concepibile un campionato in questa maniera, dovrebbe essere un classico andata e ritorno;vada per eventuali playoff.»
«dovrebbero esserci 3 squadre che retrocedono dai regionali e 3 squadre che vengono promosse dai provinciali per poter dare la possibilità a più squadre di testare la categoria superiore.»
«assolutamente sono per un girone all’italiana dove il merito della squadra e dell’ASD venga premiata, magari prendendo esempio da quello che fa la Lega Pro coi 3 gironi, la prima va su e poi play off per premiare una seconda.»

Fondatore dell’Associazione Giovanisport Aps, è Direttore Responsabile della testata giornalistica Giovanisport. Nato a Copparo (Fe) il 3.2.1948, si occupa di cronache, commenti, interviste ed inchieste riguardanti lo sport giovanile. Giornalista da venticinque anni, condivide con i Reporter la mission dell’Associazione ovvero il divulgare la cultura e gli aspetti morali dello sport giovanile per dare merito a quanti correttamente interagiscono: giovani atleti, genitori, arbitri, tecnici e dirigenti sportivi. E’ tutor volontario (non retribuito) per assistere gli aspiranti giornalisti fino al raggiungimento dell’Iscrizione all’Albo dei Giornalisti.
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