Intervista
Salvatore Trainotti, direttore generale Scaligera Basket
di Davide Migliori
Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il Dott. Salvatore Trainotti, Direttore Generale della Scaligera Basket, nonché Direttore Generale del Settore Squadre Nazionali Maschili e Femminili. In passato, dal 2006 al 2022, ha ricoperto il ruolo di General Manager dell’Aquila Basket Trento, portando il club bianconero dalla Serie B fino alla finale playoff scudetto nel 2017 e nel 2018.
Con Trainotti abbiamo affrontato diversi temi legati alla Scaligera Basket e non solo: dalle motivazioni che lo hanno portato a entrare nel club gialloblù, alle opportunità offerte dalla città di Verona, passando per la Prima Squadra, il settore giovanile e l’Academy, fino ad arrivare a una panoramica sul presente e il futuro della Nazionale Italiana.
Trainotti inizia con una riflessione sulla scelta di intraprendere questa nuova avventura proprio con la Scaligera, una squadra di Serie A2: «Avevo bisogno, innanzitutto, di un incarico compatibile con il mio altro impegno con la Federazione. Cercavo un progetto in cui costruire qualcosa, non volevo limitarmi a gestire una squadra, bensì contribuire alla crescita di una società, strutturarla e farle compiere un passo avanti nell’organizzazione sportiva.
Quando un manager entra in una società sportiva, deve conoscere il contesto di riferimento. Il fatto che provenga da una città non distante e che abbia già avuto contatti con questa zona mi ha portato a ritenere che l’adattamento sarebbe stato più rapido, permettendomi di comprendere meglio il contesto e offrire suggerimenti mirati. Inoltre, credo che qui ci siano tutte le condizioni economiche, sociali e sportive per ottenere risultati e competere ai massimi livelli».
A proposito del contesto in cui si inserisce il progetto Scaligera, Trainotti ha espresso il suo pensiero sulla città di Verona e sulle sue potenzialità: «È una città bellissima, a misura d’uomo. È una realtà vivace, moderna e molto stimolante dal punto di vista culturale, enogastronomico e turistico».
Trainotti ha poi parlato della struttura societaria e di come questa rappresenti la base per un progetto vincente: «La società ha un’impostazione ben definita, con un presidente proprietario e, sotto di lui, una struttura organizzativa solida. È un club che ha già vinto tre anni fa, però il successo non deve essere episodico: per continuare a vincere, serve una base solida e una visione a lungo termine. Il nostro obiettivo è costruire una struttura che consenta alla società di crescere e ottenere risultati con continuità».
L’attenzione si è poi spostata sulla Prima Squadra, sul concetto di vittoria e sulla costruzione di una mentalità vincente: «Non credo ci si possa dare un obiettivo temporale per vincere, perché le vittorie dipendono da troppi fattori. L’obiettivo dev’essere quello di puntare a vincere fin da subito, sapendo che, se non ci riesci, non è un fallimento, è solo un passo di un percorso che va avanti. Il nostro compito è migliorarci giorno dopo giorno e costruire una mentalità vincente. Ci sarà un momento in cui il treno passerà per noi e dovremo essere bravi a coglierlo. Nessuno sa quando accadrà, l’unica cosa certa è che dobbiamo lavorare costantemente per essere pronti a saltarci sopra».
Trainotti ha poi parlato dell’importanza di investire nel settore giovanile, partendo dal ruolo dell’Academy: «L’attività giovanile è il cuore pulsante di una società sportiva. Per essere un club di alto livello, bisogna svolgere l’attività giovanile in modo altrettanto competitivo. Questo è il nostro obiettivo con la Tezenis Verona. Per riuscirci, dobbiamo rispondere ai bisogni dei ragazzi e delle loro famiglie, offrendo un’esperienza sportiva appagante e formativa. Questo percorso dev’essere costruito su misura per ogni ragazzo: sta a noi adattarci a loro e non viceversa. L’Academy svolge un ruolo chiave in questo processo, grazie alla collaborazione con le altre società del territorio, permettendo di offrire ai giovani un’esperienza sportiva e valoriale di alto livello».
Il passaggio successivo riguarda il settore giovanile vero e proprio: «Dopo l’Academy, inizia un percorso per i ragazzi che dimostrano talento e il desiderio di intraprendere una carriera da professionista. Anche qui vogliamo offrire a loro e alle loro famiglie il contesto ideale per crescere. Poi c’è l’attività agonistica, dove il risultato è sicuramente importante, poiché la competizione è l’essenza dello sport. Ciò che lo distingue da altre esperienze è proprio il modo in cui gli atleti imparano a reagire ai risultati, sia positivi che negativi».
Infine, il Dott. Trainotti si è focalizzato sul suo ruolo di Direttore Generale del Settore Squadre Nazionali Maschili e Femminili, analizzando il momento dell’Italbasket e i programmi della Federazione per far crescere il movimento: «Negli ultimi anni, la Nazionale ha ottenuto risultati in linea con la qualità del nostro movimento. Se vogliamo fare un ulteriore passo in avanti, dobbiamo lavorare per alzare il livello medio dei giocatori. I successi della Nazionale sono il motore per lo sviluppo dell’intero movimento: per questo dobbiamo impegnarci a formare giocatori di alto profilo, perché saranno loro a portare in alto l’Italia e a creare un circolo virtuoso.
Abbiamo promosso il progetto Academy Italia, un’iniziativa triennale che coinvolge le categorie fino all’Under 15 con l’obiettivo di monitorare il maggior numero possibile di giovani talenti e arrivare ai processi di selezione con idee chiare, stimolando nel frattempo una crescita dell’intero sistema.
Per quanto riguarda le squadre nazionali maschili, cerchiamo di mantenere una coerenza tecnica dalla Nazionale A fino all’Under 15, lavorando sugli stessi principi. Inoltre, grazie al progetto Ogni Regione Conta, stiamo monitorando i giovani atleti in tutta Italia, diffondendo la metodologia di lavoro e le linee guida del Settore Squadre Nazionali».
In conclusione, dall’intervista con il Dott. Salvatore Trainotti emerge una visione chiara e ambiziosa per il futuro della Scaligera Basket e della pallacanestro italiana. L’impegno nella costruzione di una struttura solida, la valorizzazione del settore giovanile e l’importanza di una mentalità vincente sono i pilastri su cui si fonda il progetto. La volontà di far crescere il club gialloblù e di contribuire allo sviluppo del movimento cestistico nazionale si intreccia con la consapevolezza che il successo richiede tempo, programmazione e costante miglioramento. Con un occhio attento al presente e uno sguardo rivolto al futuro, Trainotti si conferma una figura centrale per la crescita del basket italiano, sia a livello di club che di Nazionale.

Davide Migliori è un giovane studente di giurisprudenza, appassionato di sport, che ha deciso di intraprendere un percorso formativo con Giovanisport per poter conseguire l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti.
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