Protocollo Sanitario Pre e Post Positività.
di Daniele Reichenbach.
Facciamo chiarezza, a beneficio di tutti, sul protocollo da seguire relativamente ad un giocatore di calcio dilettante post positività.
Ogni giocatore di calcio deve effettuare prima dell’inizio attività la classica visita medica che lo tutela sotto l’aspetto sanitario e tutela il Presidente della Società in cui milita sotto l’aspetto assicurativo.
Con la ripresa del calcio dilettantistico e giovanile, ecco le indicazioni generali del protocollo di base:
) Autocertificazione (come per la popolazione generale);
2) Certificato d’idoneità medico-sportiva agonistica/non agonistica (obbligatorio e specifico dei tesserati);
3) Rispetto rigoroso delle norme igienico-sanitarie di prevenzione da parte delle Società Sportive, adeguatamente informate/formate e sottoposte a controlli da parte della FIGC/LND/SGS;
4) Attività di informazione/formazione nell’ambito delle Società Sportive ad opera di educatori sportivi, dirigenti, tecnici, medici e genitori nei confronti degli atleti, al fine di migliorarne costantemente i livelli di coscienza dei rischi connessi alla trasmissione delle malattie infettive e in particolare della SARS-CoV-2.
“Dovrà inoltre essere verificato che tutti i calciatori/allenatori che prendono parte alle attività siano in possesso di certificato Medico per l’attività sportiva, agonistica o non agonistica a seconda dei casi, in corso di validità in riferimento ai protocolli di legge e alle raccomandazioni della Federazione Medico Sportiva Italiana per le attività giovanili e dilettantistiche.”
Ove tali certificati risultino scaduti o mancanti oppure quando un giocatore sia risultato positivo ai test di Covid 19, il Presidente della Società Sportiva, anche per il tramite del Medico competente o del Medico Sociale o del DAP, dovrà acquisire preventivamente i nuovi certificati.
La riammissione di Operatori Sportivi già risultati positivi all’infezione da COVID 19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta guarigione” rilasciata dal Dipartimento di Prevenzione territoriale di competenza; tale comunicazione andrà indirizzata direttamente al Presidente della Società Sportiva o indirettamente per il tramite del Medico sociale.
Qualora sulla base dell’autocertificazione, sia attestata la presenza di pregressa infezione da SARS-COV-2, gli Operatori Sportivi dovranno provvedere ad una nuova visita per il rilascio della certificazione d’idoneità sportiva, ove richiesta, nel rispetto dei protocolli di legge, anche se in possesso di un certificato in corso di validità. In assenza di idoneo certificato o qualora lo stesso non sia in corso di validità e non sia stato opportunamente rinnovato non è consentito prendere parte agli allenamenti collettivi e ai Campionati.”
Il giocatore risultato positivo e successivamente guarito, per poter tornare ad allenarsi coi suoi compagni e giocare in gare ufficiali, dovrà non solo rifare la visita medica di routine, ma sottoporsi ad una serie di esami piuttosto costosi comunque necessari per proseguire nell’attività in piena sicurezza per se stesso e per i compagni.
Ecco l’elenco degli esami richiesti da un medico sportivo:
1. Test da sforzo massimale con valutazione polmonare (test cardio polmonare) e saturazione O2 a riposo, durante e dopo sforzo.
2. Ecocardiogramma color doppler
3. ECG Holter 24hr. Inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo
4. Esame Spirometria Completo (FVC, VC, MVV)
5. Esami ematochimici (Emocromo, ALT/AST, Gamma GT, Creatininemia, CPK isotipi, Troponina, LDH, PT/PTT, INR, Elettroforesi proteica, D-dimero, PCR, Ferritina, IL-6, urine completo.
6. Nulla osta infettivologico alla ripresa (per gli atleti COVID +)
Inutile discutere sull’utilità o meno di questi esami, ma necessari perchè il Medico che dovrà fare la visita medica per rilasciare il certificato di idoneità all’attività sportiva, ne chiederà obbligatoriamente l’esito.
Ricordo che qualora un atleta già risultato positivo al Covid-19 dovesse riprendere l’attività sportiva senza aver rifatto la visita è come se non avesse avuto l’autorizzazione medica per giocare e nel caso gli succedesse qualcosa, non è coperto da tutela sanitaria/assicurativa e quindi il Presidente della Società ne risponderebbe.
(note informative a cura di Daniele Reichenbach)
Da Giovanigol a GiovaniSport per divulgare la cultura dello sport giovanile in ogni disciplina, per sostenere la genuina e corretta partecipazione di giovani atleti, genitori, arbitri, tecnici e Direttivi ed infine per condividere i valori morali delle Asd a beneficio di tutto l’ambiente sportivo.
redazione@giovanisport.it
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