Campionati Provinciali Verona
Sintesi di fine Stagione
di Elisa Tisato

Mentre all’Olivieri Stadium richieggiano ancora  gli ululati di gioia e i sospiri dimessi di chi aveva perso la gara finale ( e comunque rincuorate queste squadre dalla promozione ai regionali), vale la pena di tirare le somme dopo 7 mesi di gare suddivise  nella fase base , elite, fase finale, semifinali e finale, un vero tour de force dove alla fine prevale la squadra che ha più “fiato” in tutti i sensi e che sa ascoltare le indicazioni tecniche del mister nella gara più importante. E’ da anni che il nostro Direttore (fra poco ex) suggerisce agli allenatori di iniziare la stagione sottovoce perr evitare che i ragazzi si stanchino di sentire le prediche del mister, prediche importantissime alla fine di stagione: è questo il momento di mettere in campo l’esperienza e trasmetterla ai giocatori nella gara valida per il titolo. Ovvero il mister deve saper misurare in crescendo i suggerimenti.
Oltre le finaliste, sicuramente tutte meritevoli di essere state presenti all’Olivieri Stadium, ecco una carrellata sulle tre categorie.

Nei Giovanissimi il grande assente nella finale è sicuramente il Concordia di Alessandro Roveda: i viola avevano vinto nella stagione precedente il campionato U14 e si sono presentati con credenziali molto forti nelle prime tre fasi, salvo crollare nella semifinale per “paura di perdere” ( così diceva un collega presente in via Zorzi) contro il Trevenzuolo che qualcuno aveva definito “operaio” nel senso buono del termine scatenando qualche commento fuori luogo. In bocca al lupo per la squadra del presidente Giavoni per un possibile ripescaggio. Titolo finale al Real Valpolicella Academy che ha dimostrato una maggior freschezza atletica nella partita decisiva. Onore alla squadra del DS Valentino Soave e del dirigente Gionni Bordoni che si darà da fare prossimamente per conseguire il patentino Uuefa B come il collega Filippo Lorenzi.

Negli Allievi la finale registra un evento record, è quello del Pedemonte di Claudio Cammarata, con zero gare perse  e due soli pareggi in tutta la stagione; la legge dei grandi numeri poteva dare ragione allo Zevio outsider di Maurizio Anselmi ( appiedato in tribuna per squalifica di giornate tre, giusto per penalizzare la sua squadra della guida tecnica: è questo infatti il senso della punizione che il Giudice Sportivo infligge ai mister turbolenti). Il rimpianto, neroverde,  è del Castelnuovo di Riccardo Biondani: grande cavalcata per tutto il campionato con l’Under 14 per poi cedere nella fase finale solo nell’ultima gara di spareggio, ai rigori.

Il risultato più sorpredente proviene dall’Under 19, dove il Nogara Calcio di mister Nicola Salisburgo  con una serie di risultati a sorpresa dimostra di avere  tutto il fiato necessario per arrivare alle semifinali prima superando il superfavorito Mozzecane di Roberto Poppi ai rigori (dopo aver giocato in 10 i tempi supplementari) e poi vincendo il titolo contro il Cologna Veneto di Marco Scarsetto che di sconfitte ne aveva subite solo due nel corso del campionato.
Rimpianti: molti, in particolare quello del Castedazzano di Matteo Zambelli che ha sempre condotto con una certa regolarità le diverse fasi del campionato.

 

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