Giornalismo Sportivo
di Alessandra Luciana Darra

Ho sempre apprezzato il modo di scrivere di Renzo Puliero: stile asciutto, penna tanto leggera quanto incisiva.
Per questo motivo ho apprezzato lan candidatura per la prima edizione del premio “Giornalismo Sportivo”, che la Commissione Atleta dell’Anno 2024 ha valutato positivamente.

La Commissione si è riunita in Sede dei Veterani Veronesi, martedì 29 ottobre alle 18,15 , era composta da: Robero Gerosa, Rodolfo Giurgevich, Alberto Michetti, Walter Fabbri, Renzo Puliero, Alberto Nuvolari e Pierluigi Tisato.

Le altre candidature due erano quelle di Lorenzo Roata, giornalista di Rai 3, per i suoi servizi sportivi indirizzati verso le diversità e il valente Direttore Responsabile di SportdiPiù, Alberto Cristani.
Classe 1944, collaboratore de Il Gazzettino dall’ottobre 1964 a settembre 1982, ha avuto modo di seguire direttamente quasi tutti gli sport: calcio, ciclismo, basket, volley, atletica, rugby.

L’esperienza con L’Arena dall’ottobre 1982, lo ha fatto conoscere ed amare dal lettorato sportivo (e non solo) di Verona: dopo 27 anni (sino al 2009 al raggiungimento dei 65 anni di età), divisi tra Cronaca e Sport. Per oltre un decennio è corrispondente dell’Ansa, ha collaborato con Il Corriere dello Sport-Stadio (calcio) e La Gazzetta (volley).
In pensione dal 3 novembre 2009, ho In pensione ha continuato a collaborare con la redazione sportiva de L’Arena.
«Ho seguito la bella storia del basket veronese, dalla B2 all’Europa, per una decina d’anni quella del Veronavolley e sempre il ciclismo (presente a 21 Giri d’Italia, quattro Mondiali ndr). »
Al suo attivo una serie di pubblicazioni: cinque libri sul ciclismo veronese, uno su “Verona e il Giro d’Italia”; con Marco Ballini scrive la storia del volley, e con Mario Poli, Stefano Alfonsi, Tarcisio Caltran e Alessandro D’Errico racconta il basket veronese; focus su Libertas, la Bentegodi, l’Ac Santa Lucia e la Polisportiva Bruno Gaiga per altrettanti impegni editoriali, sempre col suo stile leggero, piacevole da leggere fino in fondo.
Sono due gli eventi sportivi che Renzo Puliero porta nel cuore: « la vittoria di Cunego al Giro d’Italia 2004 dove per la prima volta in 120 anni di storia L’Arena aveva mandato l’inviato. In quei giorni tanti colleghi si rivolgevano a me per conoscere meglio Damiano.
Il secondo è la conquista della Coppa Korac di basket a Belgrado della Mash dove ho scritto mentre mi piovevano addosso monetine.»

Ricordi piacevoli in carriera? « è quando ho ricevuto i complimenti da Giorgio Lago, capo sport al Gazzettino per essere riuscito a intervistare Fabio Dal Zotto dopo la conquista della medaglia d’oro nel fioretto ai Giochi di Montreal 1976, in quanto l’olimpionico, non aveva più voluto rilasciare interviste.
Amaro in bocca, ai Mondiali su pista 2016 a Londra quando Viviani vincendo l’ultima volata avrebbe vinto il titolo nell’omnium, ma Cavendish, ormai fuori classifica, si è ostinato in una volata precedendo Viviani di un soffio, “tirandolo” giù dal podio.»

Questo è Renzo Puliero, sessant’anni di giornalismo sportivo, leggero e incisivo.

Renzo Puliero fra Rodolfo Giurgevich e Alberto Nuvolari.

Condividi anche tu!