Dieci anni di Giovanisport
ai microfoni di Story Time Radio Italia
di Alessandra Luciana Darra
Giornalista dal 2000, fondatore dell’Associazione Giovanisport e della testata omonima Rodolfo Giurgevich, ha raccontato ai microfoni di Story Time dieci anni di Giovanisport. Nato a Copparo (FE) ha studiato a Padova, risiede a Verona. Pensionato dal 2013, ha lavorato nel campo della Comunicazione per oltre 40 anni.
Come è nato Giovanisport?
« Per caso, quando ero sulle gradinate per prendere qualche appunto su una gara di giovanissimi di mio figlio, sentivo la gente ridacchiare dietro a me, così ho capito che mancava qualcosa o qualcuno che parlasse dello sport giovanile.
Ho dato vita all’Associazione e quindi alla testata giornalistica che è un periodico settimanale. Parliamo esclusivamente dl gare giovanili, diamo spazio ad allenatori e dirigenti con interviste e commenti, esattamente come nel calcio professionistico, promuovendo e premiando soprattutto i valori educativi.»
Siete unici in Italia? È facile scrivere le cronache del giovanile?
« Siamo stati i primi, adesso non più unici, abbiamo creato un movimento e anche emulazione; è più facile raccontare una prima squadra della quale si sa tutto o quasi; più complicato è creare emozioni raccontando le imprese di molti giovani sconosciuti. In questo siamo diventati anche talent scout portando alla ribalta nomi nuovi.»
In questi dieci anni come vi siete evoluti?
« Oltre all’organizzazione di tornei, abbiamo tutta una serie di iniziative premianti, il fiore all’occhiello è la formazione di nuovi giornalisti. Molti giovani che hanno fatto richiesta di scrivere o di fotografare per noi e dopo due anni di praticantato possono far richiesta di iscrizione all’Ordine dei Giornalisti. Ad oggi sono oltre venti i reporter che abbiamo accompagnato fino a farli diventare giornalisti. Da otto anni in collaborazione col Comune di Verona, abbiamo messo a punto uno stage dedicato alla comunicazione sportiva, durante il quale di parla di regole redazionali, dell’uso corretto della lingua italiana, in particolare della punteggiatura e sull’uso esagerato ed abusato della particella avversativa “ma”. Anche sulle interviste scritte stiamo portando avanti un nuovo modo di raccontarle, evitando il classico intercalare domanda/risposta e impegnando il reporter con commenti sostitutivi delle risposte creando così un ritmo più interessante per chi legge.»
Parliamo di genitori, son sempre così indisciplinati?
« Sarebbe ora di finirla con questa storia generalizzata di genitori rissosi perchè alla fine sono la risorsa principale dello sport giovanile: pagano le quote annuali, portano i ragazzi agli allenamenti e alle gare, spesso si rendono disponibili come accompagnatori o segnalinee. Poi è chiaro che c’è sempre qualche esagerazione, come in tutti gli ambienti. Genitori ultras fanno notizia a livello mediatico, a livello pratico sono casi abbastanza rari.
Parola di genitore pentito.
Poi tutta una serie di domande al volo:
« Mister: a fare un monumento a tutti: tanta passione, pazienza e capacità di creare degli uomini.
Dirigente sportivo: cuscinetto essenziale fra squadra, presidenza e genitori. Presente nei momenti critici.
Presidenti, un cuore grande così quelli che vanno in campo per seguire i più giovani, pollice verso per quelli che danno lo “scossone”.
Arbitri del giovanile: Giovani, preparati, educatori prima di tutto, fischiano il giusto e spiegano le situazioni critiche.
Assolti tutti, invito i giovani, quelli che non giocano, ad aderire al programma “diventa arbitro” dell’Aia. »
In questi dieci anni c’è stato sicuramente qualche situazione particolare:
« Posso ricordare di un avvocato diventato tale per volontà familiare con vocazione al giornalismo; dopo averci conosciuto ci ha seguiti per due anni fino a conseguire l’ambito, per lui, titolo di giornalista, rinunciando anche a qualche udienza pur di scrivere un commento sportivo.
Moltissimi in casi umani e recentemente uno da libro cuore: durante un torneo Pulcini abbiamo scoperto che un portiere aveva qualche problema nei movimenti, ci hanno informato che era affetto da distonia genetica riscontrata qualche mese prima. Non ha voluto, con molto coraggio, rinunciare a giocare e al suo ruolo, compagni e mister gli sono stati vicini dimenticando il risultato, quello più importante era di far giocare Francesco. La passione dei giovani è pura e genuina.
Un esempio di passione giovanile:
« Ho un caso recentissimo dello scorso mese di giugno, durante una finale del Città di Verona allo Stadio Bentegodi, è scoppiato un temporale con grandine; arbitri e tecnici si sono prontamente rifugiati mentre i giocatori continuavano a giocare. C’è voluto più di qualche fischio per farli smettere.
Futuro, nuovi progetti?
È in cantiere una nuova testata, si chiamerà Sportph dedicata esclusivamente allo sport giovanile e a quei fotoreporter che potranno diventare giornalisti con clic di qualità e qualche breve commento.
Cosa suggeriamo ai giovani reporter…
Di prendere possesso di tutti gli strumenti operativi, programmi di grafica, reflex, microfono e video camera compresa. Un giornalista oggi per essere competitivo, in particolare l’addetto di un ufficio stampa, deve saper comunicare in modo multimediale in piena autonomia.
Per tutti, Creatività in assoluto, che è il modo di fare qualcosa uscendo dalla banalità e per dare valore al proprio fare, perché il lettore si aspetta sempre un’emozione, anche da un semplice titolo per il quale raccomando sempre poche parole e senza verbo. Il verbo lo mette il lettore.
Un ringraziamento senza verbo, così conclude l’intervistatrice di Story Time, in bocca al lupo a Giovanisport e ai suoi collaboratori che Rodolfo Giurgevich ha ricordato ad uno ad uno.
Luciana Darra conosciuta anche come Alessandra, è Vicepresidente e Tesoriere di Giovanisport Aps (Associazione di Promozione Sociale). Tiene i contatti coi Lettori Simpatizzanti e con le ASD Sostenitori oltre ad assistere i Praticanti Giornalisti nel percorso burocratico.
Si occupa di comunicati ufficiali dell’Associazione. Nei dibattiti arbitrali non interviene mai perchè fa confusione fra fuoristrada e fuorigioco.
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