AD Calcio Illasi
Gara amichevole Vecchie Glorie VS Allenatori/ giocatori annata 2024-25
di Mattia Tregnago
Bagno di folla accorsa al “Comunale Venturi” di Illasi nel soleggiato pomeriggio di lunedì 2 Giugno, giorno in cui, oltre a ricordare con orgoglio la nascita della Repubblica Italiana, nella Val d’Illasi si è festeggiata anche la nascita di un senatore, anzi, un cavaliere, non solo nell’ambito sportivo, ma anche imprenditoriale, che porta il nome di Renato Cengia, figura consolidatasi nel corso degli ultimi decenni secondo lo status di imprenditore perseverante, ma anche nelle vesti di dirigente esperto, lungimirante e schietto al punto giusto, facendo della chiarezza di linguaggio un modus vivendi che ha permesso all’ex presidente biancazzurro non solo di affermarsi nell’ambito lavorativo ed imprenditoriale, ma anche di vestire per ben sedici anni le vesti di massimo dirigente biancazzurro, passando la mano solamente nel corso dello scorso anno solare, ma mantenendo attiva e cospicua la collaborazione economico-burocratica con il nuovo presidente, Bruno Baldo, figurando, nel nuovo assetto societario, come presidente onorario del club colligiano.
In occasione dello straordinario traguardo raggiunto dall’attuale presidente onorario, novanta candeline spente assieme ai propri cari domenica 1 Giugno, la Società Illasi ha organizzato con dovizia di particolari una cerimonia di celebrazione in onore di una tale figura, quale Cengia, tanto carismatica e tutt’ora decisivo nelle scelte intraprese ai vertici del club biancazzurro. Grazie alla collaborazione e all’impegno profuso dai maggiori dirigenti illasiani, si è deciso di organizzare, segretamente all’attento vigilare di Renato Cengia, una gara amichevole tra le Vecchie glorie del Calcio Illasi, invitando diversi giocatori che negli scorsi decenni hanno lasciato un segno indelebile in Val d’Illasi, e gli attuali allenatori e calciatori del settore giovanile biancoazzurro, dando così vita ad una distesa contesa tra diverse generazioni, con la possibilità di confrontarsi ed offrire uno spettacolo degno dell’illustre cerimonia in atto, accompagnati da un pubblico numeroso e affettuoso nei confronti dei propri beniamini, portando in auge i migliori ricordi del passato, i più soddisfacenti traguardi attuali, i migliori auspici per gli obiettivi futuri. Per i rispettivi componenti delle due formazioni, rapido riscaldamento prima del calcio d’inizio, fissato alle 17:30, in attesa dell’arrivo del tanto biasimato festeggiato di giornata, Renato Cengia.
Il team delle Vecchie Glorie, composto, in ordine numerico, da: Carrarini F, Carrarini G, Rossetto Fe., Rossetto R, Rossetto Fr., Taioli, Ferrari, Farinazzo, Rancan C, Perlati, Dusi, Albi Al., Albi An., Molinaroli, Spinelli, Marigo, Franchetto, Mantovani, Pecorari L, Castagnini, Lorenzi, Adami M., Pecorari M. Allenatori: Manzarro e Gambaretto
Agli ordini del direttore di gara, signor Ballarotto, il match si avvia secondo ritmi distensivi, influenzati dalla familiarità tra le due formazioni e dal caldo incessante, ma tutt’altro che contratti. Le due formazioni si danno battaglia ordendo diverse offensive e permettendo molteplici ribaltamenti di fronte, offrendo al numero pubblico accorso di poter godere di uno scontro allettante e pregno di emozioni. L’inizio da parte delle esperte leve illasiane, in completo bianco, è più che promettente, tanto che al 7′ G.Dusi manda a lato un tocco sotto occhi negli occhi con Luca Battocchio da posizione alquanto defilata. La freschezza dei giovani beniamini illasiani, nell’occasione in divisa nera a strisce biancazzurre, prevale sull’esperienza profusa nel terreno di gioco da parte dei veterani, e così all’8′ Danzi insacca sul palo lontano dopo cross rasoterra per opera di Francesco Cengia, nipote dell’acclamato Renato. La prima frazione si chiude con il team delle giovani leve volto all’attacco spingendo soprattutto per vie laterali, mentre i bianchi tentano di controbattere per vie centrali, giocando d’astuzia e d’esperienza, senza forzare la manovra, vista anche l’oggettività anagrafica, ma cercando con insistenza, sebbene vanamente, uno spiraglio per battere a rete. Al tramonto dei primi 20′ di gioco, pregevole tocco sotto di Matteo Marchesini che vale il 2-0 a favore della squadra composta da dirigenti/giocatori.
Il team allenatori/calciatori, composto, in ordine numerico, da: Marchesini M, Marchesini Matteo, Marchesini Marco, Marchesini T, Bovi, Rancan, Gozzi, Conte, Gozzo, Farinazzo, Cengia, Danzi, Zambelli, Pulzonetti, Battocchio, Adami M, Cucchetto, Manigrasso, Assal, Sinico, Olivieri, Tinazzo. Allenatori: Alessio Ridolfi e Massimo Bovi, coadiuvati dal dirigente Vezzari.
Nelle battute finali della prima frazione, l’arrivo presso il centro sportivo biancazzurro da parte di Renato Cengia scatena, fin da subito, applausi e consensi tra il pubblico accomodato sulle tribune, a conferma dell’incisività e della leadership tanto cara al presidente onorario, immediatamente disponibile per un commento sulla giornata di festa, ripercorrendo l’annata da poco conclusasi in quel di Illasi: «Sto abbastanza bene, per me è stata una grandissima sorpresa, perchè non pensavo avessero organizzato una giornata in onore del sottoscritto per i suoi novant’anni. Complimenti a tutti i ragazzi per ciò che stanno facendo stasera e per ciò che è stato fatto quest’anno. A livello di prima squadra abbiamo fatto un ottimo campionato, arrivare tra i primi è importantissimo. Negli anni precedenti eravamo in una categoria superiore, in Prima, però non aveva senso starci, visto che eravamo sempre in fondo alla classifica, perciò ogni volta si arrivava a casa inviperiti perchè la squadra perdeva. Quest’anno abbiamo trovato il giusto punto in Seconda Categoria, speriamo il prossimo anno di proseguire così, ci siamo divertiti tutti, io e anche i ragazzi. Sarei stato più deludente essere promosso, perchè sarebbe bello salire, ma bisogna misurarsi con costi superiori e calciatori più pretenziosi. Mi tengo stretto il divertimento della Seconda». L’ex presidente biancazzurro si è poi soffermato sulla questione dell’incremento giovanile nello sport, tanto cara nel corso degli anni agli staff dirigenziali diretti da Renato Cengia: «L’incremento dei giovani è proseguito moltissimo; quando la Domenica si guarda la partita sono molti, loro sono il polmone del paese, e venire qui è motivo di maturazione e divertimento sul rettangolo di gioco. Dei due marcatori del primo tempo, entrambi sono cresciuti nel nostro settore giovanile e ora giocano in prima squadra, un bel segno. Tra i tanti, spero che mio nipote Francesco risolva la questione di voler giocare o meno il prossimo anno, è indeciso. Siccome questo è uno Sport, se prima di tutto viene a mancare il divertimento, non ha senso venire, perchè non si cresce; il posto per lui c’è, però ci vuole la voglia e la motivazione». L’intervento del biasimato festeggiato si chiude con una cinica disamina sul settore giovanile, e su ciò che offrirà l’anno che verrà, spegnendo alcune voci di mercato e risolvendo alcuni nodi burocratici: «Qui il calcio sta bene, il nostro settore giovanile altrettanto, grazie al direttore Vincenti e il complesso staff alle spalle, e complessivamente la stagione delle giovanili è andata abbastanza bene. Circa la prossima stagione al momento non so di preciso; a quanto sentito la squadra dev’essere al completo, dovrebbero partecipare tutti, però se ci sarà qualche ritocco lo valuteremo. La questione tanto chiacchierata dell’illuminazione del campo nuovo è stata una bufala, fin dalla riunione con il sindaco e la ditta del lavoro, quando mi è venuto il dubbio per il costo all’apparenza basso, visto il complesso impianto da montare. Il responsabile della ditta disse che le torri individuate non presentavano un impianto di scale per poter risalire nel caso ci fossero lampade da sostituire, e così son nate le prime criticità. Qualche settimana fa ci è stato comunicato che il lavoro si farà da qui ad un paio d’anni. Sono rammaricato di ciò e mi dispiace. Chiudo esprimendo il mio desiderio per il prossimo anno; spero di potermi divertire ed, a Settembre, tireremo le corde per capire quali obiettivi potremo raggiungere».
Al termine della prima frazione, parole al miele da parte del direttore responsabile del settore giovanile Tommaso Vincenti, ripercorrendo il ruolo decisivo giocato da Renato Cengia nel momento dell’ingresso in società da parte di Vincenti: «Renato è da sempre un stimolo. Questo signore di novant’anni è ormai da sessant’anni in biancazzurro. È stato presidente, vice-presidente a più riprese, e fin dagli albori sponsor. E’ una persona di cuore con cui mi son trovato bene fin dal primo giorno. Tutto ciò è accaduto dieci anni fa, quando mi chiesero di sostituire Gaina. Quel pomeriggio in cui conobbi i fratelli Baldo e Cengia, ricordo benissimo che Renato fin da subito evidenziò la sua bontà d’animo, e così accettai. Ciò che conta qui è divertirsi e far giocare a calcio i ragazzi, facendoli crescere come persone, visto che nel settore giovanile poco conta il risultato numerico. Eccetto qualche mina vagante, penso che in questi dieci anni sia riuscito a farlo. Mi prendo l’unico merito di aver tenuto duro, nonostante qualche difficoltà soprattutto nell’ambito privato, il resto lo valuteranno gli altri. A livello di crescita giovanile abbiamo avuto un sensibile incremento di tesserati, 170 solo nel giovanile. Dei risultati dell’agonistica sono soddisfatto, gli U15 han fatto l’èlite vincendo il torneo invernale; l’U17 ha fatto crescere i ragazzi seguiti assiduamente da Marco Adami; gli U19 han passato la seconda fase mancando di poco le fasi finali. Fiore all’occhiello le vittorie nei brevi tornei da parte dei team giovanili, oltre all’organizzazione in casa nostra del Camping Estivo, Notti Magiche, quest’ultima chiuderà il mese di Giugno offrendo un ulteriore evento sportivo al paese».
Ritornando alle dolci asperità del rettangolo di gioco, la seconda frazione si esaurisce senza ulteriori reti, sebbene siano le Vecchie glorie a fare la voce grossa mancando per questione di dettagli l’appuntamento con il gol; Al 10′ G. Dusi e L. Pecorari chiamano alla doppia respinta il portiere del team in completo bianco, il primo dal limite dell’area, il secondo da posizione ravvicinata. Nella terza e ultima frazione, anch’essa della durata di 20′, come le precedenti, vede le due formazioni affrontarsi con maggiore scioltezza, ed un motivato calo d’attenzione e di lucidità comporta la messa a segno di ulteriori tre reti, nel computo del match. Al 4′ lo scavetto di Rancan, del team in divisa nera, viene annullato per carica ai danni dell’estremo difensore avversario. L’esulta soffocata per fallo in attacco è preludio della terza rete di giornata siglata dalla formazione composta da dirigenti/giocatori, che al 5′ gonfiano la rete grazie ad un tiro chirurgico di Rancan dal limite dell’area piccola. Nella seconda parte dell’ultima frazione di gioco, reazione d’orgoglio impartita nell’animo delle Vecchie Glorie che pervengono alla conclusione a rete più volte, trovando prima due attente respinte con i piedi da parte di Maurizio Marchesini, poi colpendo il legno da posizione defilata. Nel finale di gara arriva prima il 4-0 neri griffato Gozzi, abile nell’incrociare verso il palo lontano, poi l’1-4 allo scadere da parte delle Vecchie glorie che porta la firma di L.Pecorari. Al triplice fischio, applausi e tanti sorrisi tra gli spalti e nei volti di tutti gli effettivi scesi nel rettangolo di gioco, immolatisi per una nobile causa a tripudio di una figura storica e lungimirante del Calcio Illasiano quale Renato Cengia, premiato al termine della partita prima con un portachiavi personalizzato in oro e argento firmato gioielleria Dal Colle, poi tramite una maglietta celebrativa a strisce bianco e azzurre, con su scritto Cengia 90 in ricordo dell’invidiabile traguardo tagliato dal presidente onorario Cengia, il quale, nel ringraziare tutti i presenti, ha voluto sottolineare l’importanza del calcio nel paese d’Illasi, congedandosi dopo alcune brevi ma taglienti spiritosaggini circa le Vecchie glorie scesa in campo, a detta dell’ex presidente, tenaci ma un po’ fuori forma. Al termine della premiazioni, immancabili foto di rito, ed a seguire risotto al tastasal per tutti i presenti, preparato minuziosamente dai volontari, genitori e dirigenti, appartenenti alla Società biancazzurra, evidenziando l’unità d’intenti e l’armonioso rapporto familiare creatosi all’interno del club, ad oggi sotto la guida del neo-presidente Bruno Baldo, avanzato a presidente solo dopo l’impassibile approvazione da parte di Renato Cengia, riunitosi a tavola assieme a tutti i tesserati e alla propria famiglia, avvolto dalla calorosa partecipazione di tutti coloro che ancora oggi scovano, dietro la sua figura, l’esempio di persona dai sani valori non solo sportivi, ma soprattutto di vita; una figura verace, schietta, talvolta controcorrente, le giuste componenti per tagliare un tale traguardo in ottima salute fisica e mentale. Ne sono una testimonianza inconfutabile le parole nell’immediato post-gara espresse da Francesco Cengia, nipote di Renato, autore di un assist nel corso della gare celebrativa, esordendo con un inciso calcistico personale: «La mia annata ha vissuto alti e bassi, circa vari aspetti della categoria, della formazione in campo. E’ stato un anno con pochi risultati in classifica, ma forti le emozioni create con il gruppo, soprattutto negli ultimi giorni. Sono partito a rilento, poi mister Meneghini mi ha provato da prima punta assieme a Benini, e da lì i primi risultati numerici, gol, assist. Parlando della festa in onore del nonno, i novant’anni sono un traguardo, soprattutto per la condizione favorevole in cui si trova. Io pagherei per arrivare a quell’età in tale forma fisica e mentale. Sono fiero di essere il nipote di questo grande uomo. Siamo legati da un forte legame affettivo; scindo il nonno da casa, che c’è sempre stato e spero ci sia per tanto tempo, ed è sempre pimpante, dal nonno sportivo, agitato tutt’oggi la Domenica prima delle partite. Il nonno ha parlato bene circa il mio scetticismo sul prossimo anno; anche l’anno scorso dovevo mollare, le motivazioni erano scarse; poi gli amici e il gruppo mi hanno convinto a continuare, per le stesse motivazioni che mi permisero di iniziare tanti anni fa. Al momento sono più proteso sul continuare, fare un altro anno per vedere. Non vorrei fare un anno svogliato, ma trovare le giuste geometrie per salire il prima squadra; è un gruppo composto da giocatori bravi e simpatici, anche se il salto è più a livello mentale e tecnico. Il ritmo d’allenamento è totalmente differente. L’anno prossimo vedremo se questa prima squadra farà parte della mia carriera sportiva, spero di fare la decisione giusta. Il mio desiderio per il prossimo anno è quello di continuare a vedere una società unita, una famiglia, come dice il nonno, perchè ritengo al di là della società, ci vogliamo tutti bene e ci conosciamo tutti. Penso che sarà sempre così, chiudere un cerchio all’interno di questa famiglia sarebbe un bel desiderio».
Il congedo offerto da Francesco Cengia racchiude, attraverso brevi e concise parole, ciò che rappresenta la Società Illasi nel territorio provinciale sportivo; una sana famiglia legata ai valori di sport leale e accogliente verso tutti coloro che tentano di immolarsi per la causa. Principi da inculcare non sono ai calciatori, ma soprattutto ai ragazzi, agli uomini che ogni giorno, da più di sessant’anni, indossano la casacca dell’Illasi, sotto l’attenta osservazione di un tale Renato Cengia, che ha visto una delle tante creature ideate in vita, nascere, crescere a fasi alterne, superare momenti critici e godere di periodi prosperi, fino ai giorni nostri, grazie ad una mirabile solidità tanto auspicata e mantenuta in spolvero da una figura tenace, pronta a rimanere negli annali del calcio dilettantistico per decenni e decenni, come lo è già stato, come lo è tutt’ora, e come lo sarà nei prossimi anni: il suo nome è Renato, Renato Cengia.

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