Napoli-Juventus, Coppa Italia: le pagelle
di Thomas Ardieli.
Si tinge di azzurro la Coppa Italia 2020: a trionfare è infatti il Napoli di mister Gattuso, che dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari, si impone sui bianconeri per 4-2 ai calci di rigore (non ci sono stati i supplementari, come da nuovo ordinamento, per non affaticare troppo i giocatori visti i tanti impegni ravvicinati delle prossime settimane). Decisivi dagli 11 metri gli errori di Dybala (parata di Meret) e Danilo (alto). Il Napoli ,anche nei 90 minuti, ha comunque dimostrato uno stato di forma migliore della compagine di mister Sarri, meritando la vittoria grazie al maggior numero di occasioni create, con due legni, colpiti da Insigne ed Elmas e uno strepitoso Buffon, che ha tenuto in piedi i bianconeri fino ai rigori. Il Napoli quindi torna a vincere la Coppa Italia dopo 6 anni, l’ultima volta nel 2014 contro la Fiorentina, portando a 6 il numero totale di trionfi nella competizione e qualificandosi di diritto alla prossima Europa League.
Le pagelle:
Napoli: 7
Gli azzurri rispecchiano finalmente l’idea di calcio di mister Gattuso: una squadra che sa soffrire, attentissima nelle fase difensiva e letale e rapida nell’allungarsi, sfruttando le ripartenze. L’anima e l’idea di gioco sono presenti e chiare, ora non resta che tornare ad alzare la voce anche in campionato.
Meret: 7
Finalista a sorpresa, causa squalifica di Ospina, si dimostra attento e affidabile. Provvidenziale l’uscita a valanga su Cr7 nel primo tempo, ai rigori diventa protagonista e neutralizza il primo tiro di Dybala, mandando in cortocircuito i bianconeri e rendendo in discesa la strada per la vittoria.
Di Lorenzo: 6
Senza infamia e senza lode, deve ancora entrare nella forma giusta per spingere con continuità come sa fare, ma in fase difensiva si comporta bene, attento come il resto della retroguardia.
Maksimovic: 7
Dopo la prestazione sontuosa contro i nerazzurri, si conferma in ottimo stato di forma e sforna un’altra prova di grande lucidità e solidità difensiva. Dirige la retroguardia la vero leader, anticipa e nell’uno contro uno non si lascia mai superare. Perfetto dagli undici metri. La domanda sorge spontanea, quando torna Manolas come si fa a lasciarlo fuori?
Koulibaly: 6,5
Sembra sulla strada per tornare il gigante dei tempi migliori. Assieme a Maksimovic forma una coppia granitica, sempre attento negli anticipi, usa bene il fisico e limita le sbavature. I ritmi non sono ancora eccezionali ma è normale.
Mario Rui: 6
Argina a dovere Douglas Costa, nonostante inizialmente soffri la velocità dell’esterno brasiliano, riesce sempre a metterci una pezza, aiutato dal raddoppio sempre puntuale di Koulibaly. Moderata spinta in avanti, ma con così pochi minuti nelle gambe è comprensibile.
Demme: 7
Dopo un avvio difficoltoso, alle prese con i movimenti di Dybala, entra in partita e orchestra a meraviglia il centrocampo partenopeo. In mezzo al campo è l’uomo in più per Gattuso, abbina tanta quantità a qualità ed intelligenza nelle scelte, si rende pericolosissimo con le incursioni in area bianconera. Arrivato in punta di piedi dal Lipsia, ha spodestato in qualche settimana Allan e ora chi lo toglie più.
Fabian Ruiz: 6
Sbaglia tanto in fase di avvio, poi si riprende e nella seconda frazione da un buon apporto alla causa. Ci si aspetta sempre tanto da lui, spesso imposta in maniera intelligente ma il ritorno dall’infortunio non è ancora del tutto smaltito.
Zielinski: 5,5
Come contro l’Inter, apporto piuttosto moderato rispetto agli standard del polacco. In fase difensiva si rende utile e ripiega spesso coi tempi giusti, in fase offensiva si inserisce poco e con la palla tra i piedi non crea nessuna pericolo. Può fare di più.
Insigne: 6,5
Il più pericoloso dei suoi: è motivato e lo vuole dimostrare. Prende il palo nel primo tempo con un bel calcio di punizione, dà imprevedibilità all’attacco azzurro e ogni suo giocata risulta utile. Dal dischetto si dimostra freddo e non sbaglia. Questo vuole da lui Gattuso, sembra tornato il sereno nella testa di Lorenzo Il magnifico.
Mertens: 5,5
Fatica non poco tra i due centrali juventini, deve abbassarsi a prendere palla ma la condizione fisica precaria non lo aiuta. Non è la sua serata ma può comunque sorridere per il rinnovo del contratto e per la vittoria finale.
Callejon: 5,5
Sbaglia un passaggio sanguinoso in avvio che può costare caro ai partenopei, ma viene graziato dai bianconeri che vanificano l’occasione. Uno dei pochi azzurri a non brillare, sottotono, perde tutti i duelli con Alex Sandro, l’abbiamo visto fare meglio contro la Juve.
Politano: 6
Il suo ingresso dona vivacità al Napoli, ci prova da fuori, propositivo. Dagli undici metri segna col brivido e zittisce tutti.
Milik: 6
Entra al posto di uno spento Mertens ma non dà molto più apporto del belga. Si ritrova sui piedi un rigore in movimento ma spara altissimo. Sufficiente perché regala la vittoria con il penalty finale.
Elmas: s.v.
Nonostante giochi 5 minuti e non sia quindi giudicabile, da menzionare l’errore sottoporta all’ultima azione, quando su smanacciata di Buffon colpisce il palo, tenendo in vita i bianconeri.
Allan: s.v.
Gattuso: 8
Successo meritato, questa Coppa ha tanto di suo: dona un’impronta chiara alla squadra, i giocatori lo seguono e credono in lui. Cambia tre rigoristi nel secondo tempo ma i fatti gli danno ragione, ora è chiamato a concludere bene anche in campionato.
Juventus: 5
Altra prova opaca della compagine di Torino, così non va. Troppo sottile l’alibi dei 3 mesi di stop, poche idee, tanta confusione. Qualità mai sfruttata, praticamente nemmeno un’occasione creata. Bene in fase difensiva, ma per portare a casa lo scudetto ed avanzare in Champions è necessario un drastico cambio di registro. La sensazione è quella che sia finito un ciclo e la società debba operare una rivoluzione nel prossimo mercato, soprattutto in mezzo al campo.
Buffon: 7
Se non fosse per lui, non ci sarebbe stato bisogno dei rigori per decretare il vincitore. Nonostante l’età, si dimostra provvidenziale in ogni occasione: salva tutto su Demme nel primo tempo e nel secondo è miracoloso sulla zuccata di Maksimovic. Sempre attento e reattivo anche sulle conclusioni da fuori, dirige la difesa impartendo consigli da vero leader. Peccato per i rigori, dove sfiora soltanto su Politano e non può nulla su Insigne, Maksimovic e Milik.
Cuadrado: 6
Spinge relativamente poco rispetto ai suoi standard, limita le sbavature difensive e non incide quando prende il posto di Douglas Costa nel tridente offensivo.
De Ligt: 6,5
Il migliore assieme a Buffon, il periodo di ambientamento ormai è finito, è tornato il muro invalicabile di Amsterdam. Fisicamente devastante, superiore nei duelli aerei e negli anticipi. Uno dei punti fermi da cui ripartire.
Bonucci: 6
Difensivamente sempre corretto, non dà l’apporto sperato in fase di regia, dimostrandosi meno ispirato del solito. Il Napoli, chiuso tutto nella propria metà campo, regala pochissimi spazi e il capitano bianconero fatica a trovare le sue solite imbucate. Dal dischetto segna col brivido, ma segna.
Alex Sandro: 6
Vince spesso i duelli con Callejon, sempre solido difensivamente ma troppi cross calibrati male a ridosso dell’area avversaria. Prestazione comunque salvabile.
Bentancur: 5,5
Prova opaca rispetto allo splendore contro il Milan, fatica tantissimo ad inserirsi e le conclusioni da fuori sono da rivedere. Rimane comunque uno su cui contare, nonostante la serata no.
Pjanic: 5
Poche, pochissime idee. Le azioni bianconere dovrebbero partire dai suoi piedi, ma il regista bosniaco sembra aver perso l’ispirazione già da un po’. Fondamentale che si riaccenda per il fine stagione, così non va.
Matuidi 5,5
Ci mette la solita intensità ma non basta. Fatica anche lui a trovare spazi nella difesa partenopea, mai pericoloso in fase offensiva.
Douglas Costa: 5
Sarri lo conferma titolare ma non incide. Spesso è lui a rallentare l’azione, con la palla tra i piedi temporeggia e raramente cerca la profondità. Poche luci e tante ombre.
Dybala: 5
L’ultimo ad arrendersi nell’attacco bianconero, prova ad inventarsi qualche giocata delle sue ma non è serata nemmeno per lui. Nonostante qualche spunto interessante, l’errore dal dischetto, il primo della serie, risulta pesantissimo.
Ronaldo: 5
Per la prima volta in carriera perde due finali consecutive. Non si può attribuirgli tutte le colpe, ma sicuramente da lui ci si aspetta di più. Un tiro che non gira e qualche inserimento in ritardo sono la cartolina della sua partita.
Danilo: 5,5
Entra bene in partita, risolvendo lucidamente qualche disimpegno difensivo. Poi dagli undici metri lascia da parte la lucidità e calcia alle stelle condannando definitivamente i bianconeri.
Bernardeschi: 5
Ancora una volta l’impatto dalla panchina è insufficiente. Rischia di fare la frittata quando al 92’ si porta da solo la palla in calcio d’angolo, corner da cui il Napoli sfiora il gol della vittoria. Sempre più ai margini della compagine di Torino.
Ramsey: s.v.
Sarri: 5
Perde la seconda possibilità di alzare un trofeo in Italia e con la Juventus, la squadra sembra senza idee e priva di un’identità di gioco, il feeling con i giocatori a tratti pare assente. Serve una reazione immediata, Champions a parte, almeno in campionato, dove in caso di mancato raggiungimento dello scudetto si dovrà per forza di cose parlare di una stagione disastrosa.
Ardieli Thomas
Nato a Verona il 04/06/1998, si è diplomato al Liceo Scientifico Primo Levi; è iscritto alla Facoltà di Scienze Naturali all’Università di Padova. Scrive per la testata di Giovanigol dal 2017; grazie agli articoli per la nostra testata, nel 2020 si iscrive all’Ordine come Giornalista Pubblicista. In Redazione avrà l’incarico di seguire il campionato Juniores Regionale, oltre ad occuparsi di cronache ed approfondimenti.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.