Juniores Provinciali Verona
Fase Elite Giornata 8
di Rodolfo Giurgevich

Pasqua anticipata ad Avesa con la resurrezione del Bonavigo deciso a riaprire il discorso qualificazione anche se deve fare i conti con i padroni di casa che viaggiano sulla cresta dell’onda. Pessimo approccio dei rossoblù che subiscono tre reti nella prima mezz’ora di gioco. La prima rete dei biancazzurri è propiziata da una palla in profondità di Fanton che rimbalza in area e manda fuori tempo il portiere avversario. Non c’è tempo di reagire per i rossoblù perché su calcio d’angolo il Bonavigo trova il raddoppio con Turati. L’Avesa si riversa in attacco soffrendo il contropiede letale (0-3) di Carreri. La squadra di mister Raniero cerca di risollevarsi affidandosi ai lanci tanto lunghi quanto inefficaci. Prima dell’intervallo i padroni di casa hanno la possibilità di accorciare le distanze; ottima azione di Pietrini che serve un pallone d’oro per Perlini il quale aspetta un secondo di troppo e viene travolto dal tempestivo intervento di un impunito difensore avversario. Dal dischetto si presenta Pietrini che spiazza il portiere alzando troppo la conclusione. La seconda frazione racconta una storia completamente diversa: l’Avesa entra con rabbia e grinta e accorcia subito le distanze con Perlini che rimedia in rete di testa su un preciso lancio dalla tre quarti. I rossoblù approfittano dell’affanno degli ospiti e raddoppiano con Pietrini che si riscatta dopo il rigore sbagliato proiettandosi solitario nella classifica marcatori. L’assedio continua col ritmo di gioco allentato. Il Bonavigo pur restando in 10 per espulsione su fallo di gioco, resiste cercando di guadagnare secondi preziosi per mantenere il risultato. Nel finale animi caldi tra i rossoblù che non sfruttano la superiorità numerica e mostrano diverse fragilità in termini di mentalità. Le proteste verso il direttore di gara producono l’espulsione di Chadima e di mister Raniero. Bonavigo verde speranza, Avesa vede rosso.

Cristian Scafa con Filippo Dentale nel primo tempo

La gara tecnica era comunque a Bussolengo, terminata 0-0: nel primo tempo i ragazzi di Michele Garbin fanno vedere qualcosa in più
con un paio di iniziative dell’affamato Cristian Scafa mentre il secondo è tutto a favore del Peschiera Calcio grazie all’innesto di Alessandro Ogheri (ben affiancato da Kevin di Cicco) vera spina nel fianco della difesa avversaria. Ogheri si fa notare per velocità tutta verticale e centrale, cogliendo subito un palo al 7’st e impegnando due volte Patrick Lugoboni portiere del Bussolengo, Bussolengo che reagisce una sola volta con un colpo di testa di Scafa di poco alto sulla traversa. Nota di cronaca, nella ripresa bomber Scafa cambia di posizione “affidandosi” alla marcatura stretta di Cesare Vicentini il quale anche dopo il triplice fischio dell’ottimo Matteo Lippolis segue il bomber fino in spogliatoio.
Bicchiere mezzo vuoto per Ermanno Basso e bicchiere mezzo pieno per il Bussolengo per ammissione degli stessi mister.

Rientra dal riposo il Cadidavid senza cambiare gioco e modo di fare risultato, almeno a sentire Christian Piasere dell’Ifa Verona: «Cadidavid squadra molto bene organizzata e fisicamente molto prestante. La gara è stata sempre in equilibrio e probabilmente il pareggio sarebbe stato più giusto per la caparbietà, l’atteggiamento e la voglia di provarci fino in fondo che i nostri ragazzi ci hanno messo. Gli episodi poi fanno la differenza e con il secondo goal su calcio d’angolo il Cadidavid ha concretizzato una prestazione comunque buona ed efficace. Noi siamo un po’ in credito con alcune situazioni, del resto il calcio è così e c’è sempre la prossima da affrontare.» La prossima per l’Ifa sarà riposo mentre nella successiva se la dovrà vedere con l’Avesa.

Matteo Zambelli del Casteldazzano

Nel girone A tutto quasi deciso per le prime quattro in classifica, Casteldazzano compreso che ieri a Nogara ha fatto vedere cose egregie senza poter raccogliere almeno un punto. Mister Matteo Zambelli la racconta così: «se vogliamo essere onesti il pareggio sarebbe stato più equo anche perché il loro gol del 3 a 2 è arrivata su una scivolata del nostro stopper che purtroppo ha indirizzato la palla all’interno della nostra porta noi d’altro canto abbiamo colpito su uno svarione difensivo loro una traversa.  Il Nogara è sicuramente una buona squadra come lo siamo del resto noi, con un buon potenziale in attacco noi oggi purtroppo non siamo stati all’altezza della situazione.» Il mister mi fa ancora due condifenze pregandomi di non scriverle. Agli ordini.
Mozzecane, delegata ad una presenza significativa anche nella prossima fase finale, supera la Provese di Cristian Masetto: «Il risultato finale di 2 a 0 per il Mozzecane non rispecchia l’andamento della partita. Solo nei primi 20 minuti abbiamo avuto 3/4 occasioni nitide per passare in vantaggio e li abbiamo messi veramente in difficoltà. Nel primo tempo abbiamo fatto due “sbavature” difensive che ci sono costate due reti.  Il secondo tempo non è stato tanto diverso dal primo anche se chiaramente ci siamo un po’ allungati lasciando qualche spazio in più alle loro sortite. Onestamente i 3 punti li meritavamo noi ma vince chi segna e noi abbiamo sbagliato troppo sotto porta. Non segnare con 6/7 occasioni e perdere una partita in questa maniera lascia l’amaro in bocca. La prestazione e l’impegno dei miei ragazzi non è da discutere ed è stata una bella partita contro una buona squadra.»
Ultima chiamata per i rossoneri di Prova contro il Corbiolo che sta dando segni di stanchezza: da questa gara potrebbe avvantaggiarsene l’Illasi, ieri padrone a Trevenzuolo. Dice Sergio Meneghini: «Siamo ancora in corsa. Abbiamo perso un po’ di punti per strada, adesso stiamo bene e anche ieri lo abbiamo dimostrato. Con quattro partite da giocare non molleremo di certo adesso.» Nella prossima incontrerà il Mozzecane, da prevedere un’Illasi tutta avanti e rossoblu in contropiede con i bomber Cordioli e Paglietta, gara da vedere.

Cambia guida tecnica l’Academy Vigasio, affidata adesso al tandem Benini-Pezone: il cambio porta bene con vittoria di larga misura coltro l’Ilarione.

 

 

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