Intervista
Massimo Giarola
di Germano Zerbetto
Già al primo impatto, incontrando Massimo Giarola, si ha la percezione di avere di fronte una persona di stile, con un carisma che anche nei piccoli gesti si distingue: dall’accoglienza all’arrivo al campo, è sempre pronto a fornire aiuto e collaborazione in tutti i vari aspetti logistici e operativi.
Classe 1970, nato nel segno del Toro con ascendente Leone, Giarola ricopre il ruolo di manager all’interno di una multinazionale. Da calciatore ha avuto una carriera breve interrotta da un grave infortunio ad un legamento che lo ha costretto ad abbandonare l’attività agonistica. Ricopriva il ruolo di difensore centrale, un leader arcigno che faceva della grinta, della determinazione e dell’impegno i punti di forza. Tutte qualità che andavano a sopperire alla modesta tecnica che Massimo, simpaticamente abbozzando un sorriso, paragona a quella del roccioso difensore juventino degli anni 80, Sergio Brio. Gli attaccanti, rivela, quando lo affrontavano avevano soggezione per via delle caratteristiche testé citate. La sua trafila inizia nel settore giovanile del Pozzo dove resta fino agli Allievi, prima dell’infortunio che lo ha costretto ad abbandonare.
Svestiti i panni del giocatore, inizia una nuova tappa: «Ho iniziato a seguire le mie passioni che erano legate al mondo dell’allenamento, e relative metodologie, e dello scouting nell’individuare ragazzi di giovane età con potenzialità e talento».
Giarola ci racconta come è nata la missione/passione di diventare dirigente di una società di calcio: «Il mio coinvolgimento come dirigente è avvenuto in modo casuale: correva l’anno 2018, mio figlio giocava nelle giovanili della formazione biancorossa del San Giovanni Lupatoto e io, da genitore, lo seguivo alle partite. Qui ho conosciuto Matteo Anderloni, il direttore sportivo, che mi ha fatto la proposta e chiesto la disponibilità ad affiancare l’allenatore. Successivamente mi sono trasferito all’Alba Borgo Roma e ho iniziato ad allenare nel 2021 la formazione dei Giovanissimi 2008. Da circa due anni ricopro il ruolo di responsabile del settore giovanile, un incarico di grande responsabilità che ha fatto nascere in me un sogno: riuscire a far approdare nei professionisti un ragazzo che sia cresciuto nel settore giovanile dell’Alba Borgo Roma. Un’ambizione che ritengo possibile visto il tempo, l’impegno e la capacità di scouting che abbiamo come società nel trovare ragazzi con talento e qualità».
Passando poi all’esperienza di società guida per l’organizzazione e gestione della 37* edizione del torneo Città di Verona avuta quest’anno come Alba Borgo Roma, Giarola si illumina e, trasmettendo il suo entusiasmo, ci racconta come è nata l’idea, fornendo anche un consiglio per migliorare: «Circa un anno fa ero con Matteo Anderloni, passato come me all’Alba Borgo Roma, al termine di una gara del torneo Città di Verona in cui eravamo usciti sconfitti contro il San Martino Giovani, società guida di quell’edizione. Matteo mi confidò di nutrire il desiderio di provare l’esperienza di essere società guida del torneo. Ci faceva piacere entrare nel mondo dell’organizzazione di una manifestazione cosi importante e prestigiosa, un’occasione per arricchire e implementare le nostre competenze e un motivo d’orgoglio per una società cha fa della valorizzazione del giovanile un punto fermo. Da qui è nata la collaborazione con la Redazione di Giovanisport. Come unico suggerimento per le prossime edizioni, personalmente toglierei, per la categoria Giovanissimi, il vincolo delle annate relativo al tipo campionato (regionale o provinciale) di appartenenza, e invece unificherei la competizione con un’unica annata a prescindere dalla categoria in cui ha giocato la squadra.»
Per concludere, abbiamo chiesto a Massimo Giarola perché consiglierebbe ad un’altra società di diventare guida per il Città di Verona e, senza tentennamenti, risponde: «Se sei un appassionato di calcio non puoi non vivere questa esperienza. È un torneo diventato un punto di riferimento per tutto il mondo del settore giovanile veronese, dove si ha la possibilità di mettersi alla prova nella parte organizzativa e avere un ruolo importante sotto tutti gli aspetti, in totale sinergia con tutti i collaboratori di Giovanisport a partire da Rodolfo Giurgevich e Nicola Sordo, nuovo direttore della redazione. Dai sorteggi, ai calendari, passando per l’organizzazione delle gare, è un’esperienza di crescita dove si ha anche la possibilità di assistere a molte partite valorizzando l’attività di scouting».
É stata una piacevole chiacchierata con Massimo Giarola, che ringraziamo per la fattiva collaborazione in veste di principale punto di riferimento dell’Alba Borgo Roma come società guida dell’edizione appena conclusa. Non possiamo far altro che augurargli di realizzare il suo sogno nel cassetto e di riuscire a far approdare in realtà nazionali e professionistiche anche solo uno dei numerosi ragazzi che crescono nel florido settore giovanile della società giallorossa.

Appassionato di calcio dilettante . In passato ho fatto l’arbitro di calcio raggiungendo l’ambito nazionale dirigendo gare del campionato di Primavera e serie D . Poi mi sono dedicato al calcio dilettante come freelance seguendo le partite di calcio da bordo campo con interviste post partita dalla serie D alla prima categoria . Ho ricoperto il ruolo di responsabile della comunicazione presso le societa’ di Villafranca Veronese, CastelbaldoMasi, Camisano ,Montecchio Maggiore e per la prossima stagione sportiva 2025/26 con la formazione del Calcio Desenzano che milita nel campionato di serie D. Mi occupo della comunicazione interna / esterna ; di riprese video delle gare , interviste post partita , gestione dei vari canali social (sito web,pagina facebook, instagram,youtube) coordinando un team di collaboratori . Sono entrato con entusiamo, curiosità e passione, da giugno 2023 a collaborare con la Redazione di Giovanisport cosi da mettermi alla prova anche con il calcio giovanile con interviste e servizi sulle varie squadre .
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