Atletica Leggera
Evento di atletica “Special”
di Pietro Perbellini
Ph: foto Fidal Verona

Intervento del sindaco Damiano Tommasi alla presenza dei partecipanti de “La Grande Sfida”

La Grande Sfida” è una onlus veronese che promuove l’inclusione nella comunità di persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche e familiari. Molte sono le modalità utilizzate per raggiungere tale finalità, tra queste il coinvolgimento di associazioni e federazioni sportive. Sabato 22 marzo è stato organizzato al Campo Consolini di Basso Acquar un evento socio-sportivo, valido come “XXIII Trofeo Beatrice Beghini” e patrocinato dal Comune di Verona, in collaborazione con la Fidal Verona. Si è trattato di una gara di atletica con oltre 80 atleti disabili, con il coinvolgimento di cinque squadre del territorio (Atl. Pindmonte, Atl. San Bonifacio-Valdalpone, CUS Verona, Fondazione Bentegodi e U.S. Intrepida), che hanno messo a disposizione allenatori volontari e tesserati normodotati delle categorie dai cadetti in su. Viste le condizioni meteo avverse, le gare si sono tenute all’interno della tensostruttura del centro Consolini. L’evento consisteva in tre specialità: il lancio del vortex, il salto in lungo da fermo e una staffetta, che prevedevano abbinamenti tra gli atleti de “La Grande Sfida” e i volontari delle società di atletica leggera, con la creazione di coppie formate sul momento. Ed è proprio in questo format che sta l’importanza inclusiva dell’evento. Al termine delle competizioni, alla presenza del sindaco di Verona Damiano Tommasi, sono stati premiati tutti i partecipanti.

Il Presidente della Fidal Verona Dino Mascalzoni in compagnia di alcuni ragazzi partecipanti all’evento

Queste le dichiarazioni del Presidente della Fidal Verona Dino Mascalzoni: «Ringrazio tutti i volontari che hanno preso parte alle gare, favorendo ancor di più il progetto di integrazione portato avanti  in questi anni da ‘La Grande Sfida’. Un encomio va alle società veronesi che hanno iniziato a seguire i soggetti ‘Special Olympics’; si tratta di un primo importante passo verso un programma di inclusione più ampio. La Fidal Verona, con la commissione apposita formata da Marco Gozzo e Daniele Aloe, ha concordato con le ASD l’inserimento di gare dedicate alle categorie “Special”, nel corso di competizioni per normodotati. Inoltre, vogliamo coinvolgere gli atleti “special” come giudici negli eventi sportivi loro dedicati, in modo da ampliarne il bagaglio di esperienze e tenerli impegnati per tutta la durata delle manifestazioni.»

Per una ASD, aprirsi al mondo “Special Olympics” significa dover essere adeguatamente strutturata e, soprattutto, disporre di tecnici abilitati che dedichino tempo e risorse. In ambito sociale, sono però innegabili i vantaggi di una tale iniziativa, poiché significherebbe dare un’opportunità in più a persone che altrimenti rischierebbero di essere ulteriormente isolate. Per questo motivo, l’obiettivo rappresenta una grande sfida per tutti che vale la pena di vincere assieme.

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