Allenarsi a tavola.
di Giuditta Campagnari.
Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene, scriveva Virginia Wolf.
Uno non può pensare bene, allenarsi bene, performare bene, se non ha mangiato bene, dovrebbe ricordarsi ogni atleta appassionato o non di Virginia Wolf.
Solitamente si tende a dare importanza all’esercizio fisico, alla tecnica o alla strategia d’allenamento tendendo a trascurare o sottovalutare da dove possa derivare l’energia utile al nostro sforzo fisico.
Il corpo umano, il suo motore, necessita di precisi macronutrienti per funzionare al meglio.
Sia chiaro non esistono alimenti in grado di far vincere una gara o una partita, ma esistono piani d’alimentazione che studiati su ogni atleta e necessità possono favorire la prestazione sportiva. Alleniamoci dunque a tavola come sul campo.
«Seguire un piano alimentare specifico» spiega Laura Currò biologa nutrizionista veronese «è utile per supportare l’atleta da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo. In base allo sport che si pratica si avranno indicazioni specifiche su quali alimenti assumere prima, dopo o durante la preparazione fisica oltre che come alimentarsi nelle settimane pre gara, i recuperi, gli allenamenti intensi o i periodi di riposo.»
Oltre ad essere nutrizionista, Laura è anche un’atleta e come tale sa bene che la tentazione del fai da te o delle diete miracolose estrapolate da internet o consigliate da personal trainer pseudo guru dell’alimentazione, sono sempre in agguato, ma da dottoressa, sa anche bene che solo biologi nutrizionisti, dietisti o dietologi possono formulare delle schede nutrizionali o dare consigli sull’alimentazione. Importante è quindi ricordare come sia fondamentale la nutrizione nello sportivo, ma come sia anche importantissimo che questa venga dettata solo da addetti ai lavori.
«Un tecnico della nutrizione» continua Currò, «dopo aver ascoltato ed analizzato gli obiettivi e le necessità di ogni singolo atleta, cerca di guidarlo ed educarlo all’indipendenza alimentare: il mio obiettivo è quello che possa fare a meno di me, come nutrizionista, il prima possibile, impari ad ascoltarsi e mangiare in maniera corretta in autonomia in modo da poter essere indipendente per sempre.»
E se Virginia Wolf ci terrebbe tremendamente a sfatare l’ormai intramontabile mito che «l’assassino è sempre il maggiordomo», così la dottoressa Currò ci tiene a sfatare i numerosi miti che aleggiano attorno al mondo delle diete e spopolano soprattutto su internet: i suoi pazienti, non solo atleti, il più delle volte sono terrorizzati dai carboidrati colpevoli di far ingrassare soprattutto se mangiati la sera.
«Assolutamente no – tuona Laura Currò – i carboidrati sono la benzina del nostro corpo ed è grazie a loro che abbiamo energia e che soprattutto possiamo allenarci»
è nata a Verona il 21 giugno, nativa del Gemelli con ascendente dello stesso segno è una giovane laureata in Scienze Politiche che ama volteggiare a 3 metri da terra, su pali, cerchi e lampadari guadagnandosi per questo un primo posto ai Campionati Europei di Disciplina Aerea. Ironica e creativa ama raccontare di sport, come piace a lei, nel modo più genuino.
Ha scelto Giovanisport per conseguire l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti.
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