Incontro con Aia Verona
con Marco Bellotti, Dimitri Bellorio e Tommaso Padovani

Mentre oltre 100 arbitri della sezione Aia di Verona ascoltavano religiosamente le regole scandite da Claudio Fidilio e dal docente Luca Segno del Settore Tecnico Nazionale (già assistente in serie A), Marco Bellotti (relazioni pubbliche Aia Verona) con Dimitri Bellorio (Vicepresidente e Designatore) e Tommaso Padovani (designazioni) ha spiegato agli addetti ai lavori il perchè di questo raduno pre-campionato.

«… è una specie di ripasso di tutte le regole, ripasso necessario dopo due mesi e più di inattività, perchè un arbitro per quanto giovane sia ha l’obbligo di decidere in una frazione di secondo per situazioni che talvolta fanno parte di case histories particolari.
Questo specie di verifica – ha continuato – dovrebbe essere utile anche alle società sportive che spesso dimenticano quanto può essere importante conoscere il regolamento alla perfezione per evitare momenti di stress durante le gare. »

Effettivamente in alcuni paesi europei, prima di tesserare un giovane, viene effettuato una specie di esame che serve a verificare la conoscenza delle 17 norme che compongono il regolamento del calcio.
«…questo dovrebbe essere fatto ad ogni inizio di stagione, ovvero aggregare al termine di un allenamento delle sessioni conoscitive del regolamento: se ne avvantaggerebbero tutti, prima di tutti i giovani calciatori, creando un clima più disteso durante le gare.»

La parola al vicepresidente Dimitri Bellorio che ci tiene a spiegare le difficoltà della sezione Aia di Verona: « siamo la sezione più numerosa del Veneto e fra le prime in Italia, per ogni stagione organizziamo oltre 5.000 gare (cinquemila, giusto per chiarire l’entità) e più di qualche volta siamo al collasso a  causa di date o campi di gara cambiati negli ultimi giorni; la pandemia ha creato problemi ma adesso sembra che i Corsi per Arbitri siamo nuovamente decollati; per il prossimo (inizierà il 4 ottobre ndr) abbiamo già oltre trenta iscritti, una vera linfa vitale per la nostra sezione.»

La numerosità in progress degli iscritti ai corsi sembra essere positiva; c’è da segnalare anche una nota di confronto Nord-Sud: mentre al Nord la ricerca e la promozione dei corsi è piuttosto alacre, al Sud ci sono problemi di abbondanza, tanto che per limitare il numero degli iscritti si provvede con una selezione per requisiti, cultura, fisicità, ecc.
Marco Bellotti ricorda anche che c’è la possibilità del doppio tesseramento, cioè cosa vuol dire? «…significa che un giovane fino ai 18 anni può tesserarsi sia come giocatore sia come arbitro con l’unica limitazione che non potrà arbitrare le gare del girone della squadra per la quale è tesserato.»

Ultimo argomento, il problema  dell’autoritarismo e alla mancanza delle elementari norme relazionali, per fortuna non così frequente come qualche dirigente vorrebbe censurare; conclude Marco Bellotti.
«…il problema c’è ma viene costantemente monitorato per evitare che autoritarismo e maleducazione possano inficiare sulla serenità di una partita; se riscontriamo situazioni di malessere, prima “ammoniamo” e poi allontaniamo quei soggetti che non riescono ad entrare nel nostro ordine di idee, perchè l’arroganza non paga mai.»

Ben detto referee, ma purtroppo in alcune società sportive non è proprio così.

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