Giovani in carriera. Sona Calcio.
di Nicola Manzini.

Analisi di una squadra senza settore giovanile ma con talenti di sicuro avvenire in prima squadra.
Prendiamo spunto dall’ultima gara disputata a Grumello contro la Real Calepina.
I giovani si sono comportati più che bene ma hanno messo in evidenza un sommesso problema Maicon.
Cominciamo dai tabellini e dalle valutazioni tecnico-agonistiche (osservazioni redatte dal nostro direttore Rodolfo Giurgevich) degli atleti impegnati in gara.

Real Calepina – Sona Calcio: (0 – 0) 0-1

Real Calepina: (3-5-2): Rossi, Fini, Valois, Belotti (14’st Cerri), Paris, Piacentini, Lussignoli, Esposito, Giangaspero, Manenti (40’st Lanza), Okyere (23’st Bosio).
A disposizione: Strippoli, Messali, Lancini, Locatelli, Villa, Colonetti.
Allenatore: Simone Carminati, vice Alberto Perini.

Sona Calcio: (5-3-2): Rosa (6,5), Belem (6,5) , Dalcortivo (7), Boccalari (6), Gecchele (7,5), Dellafiore (7), Gerevini (8) (40’st Valbusa), Belfanti (6,5), Rasic (6,5), Torri  (6)(19’st Zingertas), Marchesini (6,5) (27’st Rossi)
A disposizione: Dal Bosco, Maicon, Numerato, Tomasini, , Alves Damota, , Montresor.
Allenatore: Filippo Damini, vice Salvatore Piccinato.

Direzione di Gara: Gianluca Natilla di Molfetta
Assistenti: Giuseppe Ladu di Nuoro e Alessandro Gennuso di Caltanissetta

Reti: 31’st rig. Gerevini (SC)

Vista a posteriori la gara e analizzando le prestazioni dei singoli risulta chiaro che la truppa del nuovo mister Filippo Damini ha lo zoccolo duro in alcuni giovani.

Pietro Gecchele

Primo fra tutti Pietro Gecchele, migliore in campo; ha tenuto a bada prima Giangaspero e poi Okyere (per far uscire stremato quest’ultimo) e si è permesso nel finale di tentare una sortita che poteva arrotondare il vantaggio del Sona. Non è più giovanissimo (è un 1997) ma ha una carriera spianata davanti; l’alternativa alla carriera è quella di diventare capitano e bandiera a vita del Sona, in fondo l’anima della squadra è lui.
Al contrario di Dal Cortivo (2001) che cambierà sicuramente casacca per la prossima stagione: difficile trovare un centrale così preciso nei disimpegni e in grado di offrire la testa anche in avanti, sui calci d’angolo. Buon viaggio nei professionisti Elia. Marco Marchesini (1999) è un altro giovane di territorio, attaccante col senso del gol è un vero falco d’area pronto a mettere in rete anche a rischio di prendersi una pedata in faccia.
Da scoprire Belem Nacarato, (ne abbiamo già parlato con un articolo a parte); assieme ai due portieri Rosa (2001) e Dal Bosco (2003) è l’avanguardia della truppa brasiliana sbarcata quest’anno a Sona. Belem è un esterno basso che ama sganciarsi ma che ancora non trova il coraggio per un responsabile tiro in porta. Ha tempo, si farà. Un altro 2002 è Linas Zingertas, utilizzato finora in scampoli di partita ha fornito un contributo decisivo col gol del pareggio a Caravaggio

La truppa giovanile del Sona si estende a Montresor Giacomo (2000) che ha sempre fornito prestazioni sopra le righe pur piazzato in ruoli diversi così come Giuseppe Numerato (2000) esterno alto dotato di tecnica sopraffina utilizzato sempre in chiave tattica, il grintoso Luca Tomasini (2000) che potrebbe trovare più spazio nel modulo del nuovo mister; Andrea Multari e Manuel Scamperle, entrambi del 2003, hanno già esordito facendo vedere buone cose soprattutto per quanto riguarda la personalità e quindi sono giovani in proiezione. Manca all’appello Caldeo Vincenzo (2003) che probabilmente proverà l’emozione dell’esordio sul finir di campionato.

Con tutti questi giovani viene da chiedersi la posizione di Maicon e il suo ruolo in questa squadra; la certezza che è arrivato dal Brasile con una condizione atletica insufficiente (che sta recuperando lentamente) e con la gamba destra che non sembra essere quella di un atleta. Con Maicon finora il Sona ha fatto punti zero e vien da chiedersi se è giusto lasciare in panchina qualche giovane di valore per far posto ad un atleta che deve ancora recuperare fiato e ritmo.
C’è da dire che Maicon Douglas Sisenando ha accettato da vero sportivo sostituzioni e tribuna, bisogna vedere fino a quando il suo temperamento guerriero potrà sopportare una situazione del genere; viene in mente le dispute con Spalletti (alla Roma) quando lo teneva fuori.

 

 

 

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