Giovani in carriera. Primavera 2, Girone A
Hellas Verona-Venezia
di Giacomo Mozzo

Incredibile beffa per l’Hellas Verona di Nicola Corrent. Nel match dell’ottavo turno del campionato Primavera 2A, la formazione gialloblù va sotto di due gol, rimonta, sciupa un rigore e, all’ultimo secondo, con un’ingenuità difensiva regala i tre punti al coriaceo e combattivo Venezia di Nicola Marangon. All’Antistadio Guido Tavellin va in scena un incontro divertente, intenso ed emozionante, tra due squadre in buono stato di salute: i gialloblù sono reduci dallo 0-0 di Brescia, risultato che ha fatto seguito a tre successi consecutivi, ma, soprattutto, mercoledì hanno ottenuto sul campo della Roma una vittoria che li ha proiettati ai quarti di finale di Primavera Tim Cup; i lagunari, dal canto loro, lo scorso weekend hanno travolto 4-1 il Cittadella, ponendo fine ad una mini striscia di due sconfitte, contro Vicenza e Reggiana.

Hellas Verona-Venezia (1-2) 2-3

Hellas Verona: Borghetto, Gresele, Amione, Coppola, Squarzoni (1’st Astrologo), Calabrese, Florio, Terracciano (32’pt Pierobon), Elvius, Jocic (22’st Bertini), Cancellieri (33’st Bragantini). A disposizione: Aznar, Kivila, Bracelli, Bernardi, Diaby, Nkosi Kansaku, Ferrarese, Gomez Marquez. Allenatore: Nicola Corrent.

Venezia: Lazar, Garcia Leyba, De Grandi, Bortolin (1’st Candic), Gabrieli, Poha, Perissinotto, Marchesan, Hasanbegovic, Peresin (42’st Abubakar), Stefani (33’st Salvador, 45+2’st Mozzo). A disposizione: Tonello, Galliani, Bossi, Marzocchi, Botta, Antinoro, Scanferlato. Allenatore: Nicola Marangon.

Arbitro: Francesco Luciani di Roma 1.
Assistenti: Luca Testi di Livorno e Marco Lencioni di Lucca.

Reti: 14’pt Hasanbegovic (V), 17’pt Hasanbegovic (V), 22’pt Jocic (HV), 25’st Coppola (HV), 45+5’st Hasanbegovic rig. (V)

Ammoniti: Gabrieli (V), Marchesan (V), Cancellieri (HV), Gresele (HV)
Espulso: 45+5’st Calabrese (HV)

Corrent schiera i suoi con l’ormai consueto 4-2-3-1: davanti a Borghetto, la linea difensiva è composta da Gresele, Coppola, Calabrese e Amione; in mediana spazio a Squarzoni e Terracciano, con Jocic libero di svariare davanti a loro; Florio a sinistra e Cancellieri a destra hanno poi il compito di supportare il danese Elvius, alla prima da titolare in campionato. Marangon risponde con un 4-3-3 piuttosto fluido, con Lazar in porta e Garcia Leyba, Gabrieli, Poha e De Grandi a formare il pacchetto arretrato. In mezzo agiscono Bortolin, Marchesan e Perissinotto, con Stefani e Peresin che fungono da raccordi verso la prima punta, il bosniaco Hasanbegovic.

In avvio, è subito il Verona a provare ad imporre il proprio maggior tasso tecnico e atletico: Elvius va via con prepotenza a Gabrieli, ne provoca l’ammonizione e conquista un interessante calcio di punizione che Florio calcia con precisione verso l’angolo, trovando però l’ottima deviazione di Lazar. L’Hellas tiene in mano il possesso e cerca poi, soprattutto con Amione sul lato sinistro, di perforare la compatta difesa arancioneroverde. Ma al quarto d’ora arriva a sorpresa il vantaggio ospite: Terracciano perde un brutto pallone al limite dell’area, Hasanbegovic scaglia un poderoso sinistro e Borghetto è battuto. Il tempo di annotare la parata di Lazar sul tentativo di Jocic e il Venezia raddoppia: Peresin conduce perfettamente la ripartenza, serve una deliziosa palla filtrante per Hasanbegovic, il quale a tu per tu con Borghetto non sbaglia e firma la doppietta personale. A questo punto, la partita si fa complicatissima per la banda di Corrent, ma è ancora Jocic a suonare la carica, realizzando il gol che accorcia subito le distanze: lungo lancio di Coppola dalle retrovie, il serbo scappa alle spalle della difesa, controlla splendidamente e calcia un destro imparabile alle spalle di Lazar. È il gol che conferisce nuovo slancio all’Hellas, che preme alla ricerca del pari. Jocic, ben servito da Florio, si fa ipnotizzare dall’ottimo Lazar, sparando addosso all’estremo difensore e fallendo una clamorosa occasione; subito dopo, è Amione a colpire al volo di sinistro un cross dello stesso Jocic, trovando però solo l’esterno della rete. Nel frattempo, Corrent aveva tolto dal campo un Terracciano parso spaesato, inserendo al suo posto Pierobon. Luciani manda dunque tutti al riposo, con il Venezia avanti 2-1 in un match ancora apertissimo.

Le squadre cominciano la ripresa con un cambio per parte: Astrologo per Squarzoni per il Verona, Candic per Bortolin nel Venezia. I gialloblù riprendono con lo stesso spirito di fine primo tempo: Jocic ci prova a giro col destro, con la palla di poco alta sulla traversa. Poco dopo, Florio e Amione combinano bene sull’out di sinistra, ma sul cross del numero 7 non c’è nessuno pronto all’appuntamento a centro area. Gli ospiti riprendono coraggio e tornano a bussare dalle parti di Borghetto, ma i tentativi di Stefani, Perissinotto e Peresin non creano grossi grattacapi alla difesa scaligera. E dopo qualche minuto passato a rifiatare, l’Hellas torna a creare pericoli: è ancora Jocic a presentarsi tutto solo davanti a Lazar, ma anche stavolta l’ex Stella Rossa, lanciato ottimamente da Elvius, si fa respingere la battuta a rete dal portiere moldavo. È il preludio al pareggio, che arriva al minuto numero 70: sul corner di Cancellieri, Coppola salta più in alto di tutti e infila Lazar per il gol del 2-2, il secondo consecutivo per il difensore di Corrent dopo quello alla Roma in Coppa. Sulle ali dell’entusiasmo, gli scaligeri spingono per trovare il sorpasso: il neo entrato Bertini viene atterrato in area da Garcia Leyba e Luciani indica deciso il dischetto. Dagli undici metri, però, lo stesso giocatore ex Atalanta si fa respingere la conclusione da un Lazar in autentica giornata di grazia. I minuti finali sono un continuo susseguirsi di emozioni: Elvius sbatte ancora su Lazar, che poi nega il gol anche a Pierobon e Amione. E quando il portiere di Marangon incappa nell’unico errore della propria partita, Calabrese colpisce a botta sicura da distanza ravvicinata, trovando però una provvidenziale respinta sulla linea di porta. A questo punto, entrambe le squadre, stanchissime, sembrano accontentarsi del pari, ma all’ultimo dei 5 minuti di recupero concessi da Luciani, Calabrese si fa respingere un rilancio lungo, sulla palla vagante Abubakar (entrato da pochi minuti) si trova solo davanti a Borghetto e lo stesso difensore gialloblù è costretto a stenderlo. Il direttore di gara concede il rigore ed espelle il capitano scaligero, dal dischetto Hasanbegovic non trema e trasforma alla perfezione. È il gol che regala i tre punti ai lagunari, al termine di una partita pazza e divertente, piena di episodi ed emozioni.

L’Hellas Verona trova dunque la seconda sconfitta del proprio campionato, scivolando così in quarta posizione dietro Vicenza, Parma e Chievo. Il Venezia conquista invece il secondo successo consecutivo e ora, con 9 punti, si trova al settimo posto. Da segnalare, tra le fila gialloblù, le ottime prove di Amione, a tratti incontenibile sulla corsia sinistra, e Coppola, una sentenza sui palloni alti. Per gli arancioneroverdi, sensazionali le prestazioni di Lazar, autentico baluardo a difesa della porta, e Hasanbegovic, bomber implacabile.

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