Campionati regionali ed élite
Commento generale
di Nicola Sordo
Verdetti pesanti hanno caratterizzato il weekend appena concluso. L’ultima giornata del campionato Juniores élite non ha mancato di riservare colpi di scena, mentre è arrivato ad una svolta decisiva anche l’eterno duello nei Giovanissimi regionali. Il focus di oggi è dedicato principalmente a Real Grezzanalugo (in foto di copertina) e Longare Castegnero, le due squadre che hanno festeggiato la vittoria dei gironi sopracitati.
CAMPIONATI ÉLITE
Se negli Allievi ogni discorso è rimandato a mercoledì 23 aprile (data in cui scenderanno in campo per l’ultima volta anche i Giovanissimi), sabato erano in programma i 90 minuti finali (e infuocati) del campionato Juniores. Un’altalena di emozioni per le tre squadre coinvolte nella lotta al titolo: prima del fischio d’inizio, la classifica vedeva Real Grezzanalugo e Zevio prime a 55 punti, seguite dal Villafranca a 54. Tre campi in costante collegamento per restare aggiornati su un graduatoria che ha visto più di un ribaltone nel corso dei concitati 90 minuti. Il Real Grezzanalugo non ha vita facile sul campo del Trissino, squadra molto solida che fino a febbraio stazionava nelle zone nobili della classifica. Il Villafranca sblocca con Cusini la sua sfida con il Baldo Junior Team e inizia ad alimentare la flebile fiammella della speranza, anche perché nel frattempo Ousmane Dore porta in vantaggio la Virtus Borgo Venezia contro lo Zevio. Finisce il primo tempo, in questo momento il titolo è a casa dei ragazzi di Bubani, che per il posizionamento della vigilia partivano ampiamente sfavoriti. Il pomeriggio è ancora lungo, tuttavia la situazione continua a rimanere stabile. Lo Zevio di Romio non riesce a sovvertire le sorti della sua contesa, il Grezzana di Begaliyev fatica a trovare varchi nel roccioso muro alzato dal Trissino. Il Villafranca chiude la sua pratica con il sigillo di Dusi, adesso è solo questione di attesa. Le speranze rossoblù si infrangono a dieci minuti dal traguardo: il Grezzanalugo rompe l’equilibrio con un apprezzabile spunto personale di Brangian, bravo a incunearsi tra le maglie della difesa di casa e infilare la sfera in diagonale. Si riversa in campo a festeggiare la panchina, è un gol che può valere una stagione. Adesso i ragazzi di Begaliyev si trovano in solitaria sul gradino più alto del podio. Le emozioni non sono finite, in caso di vittoria dello Zevio il titolo élite verrebbe assegnato dopo lo spareggio in gara unica. I bianconeri di Romio acciuffano il pari in extremis con Napoli e organizzano l’assalto finale, ma il tempo è troppo poco. Triplice fischio a Trissino, il tempo di confermare il finale anche al Comunale di via Antonio Badile e inizia la festa a tinte arancionere: il Real Grezzanalugo è campione.
Un sogno che sembrava sfumato dopo la sconfitta nello scontro diretto con il Villafranca, divenuto invece realtà proprio all’ultima giornata. Grande delusione in casa Zevio, l’ultimo passo falso è costato caro ai ragazzi di Romio, che perdono anche la seconda posizione e chiudono al terzo posto. Fatica a contenere l’emozione Dias Begaliyev, artefice insieme ai suoi ragazzi di questo straordinario risultato: «Devo ancora realizzare fino in fondo quello che abbiamo fatto quest’anno, è stata veramente una montagna russa di emozioni, sia positive che negative. Il nostro motto è sempre stato “o vinco o imparo”, e dopo ogni prestazione negativa abbiamo sempre rialzato la testa, infatti non abbiamo mai fatto più di una sconfitta consecutiva. Contro il Trissino è stata una partita tesa come ci aspettavamo, abbiamo cercato di non dare peso alle altre partite e di rimanere concentrati sul nostro lavoro. Loro hanno fatto un’ottima gara , nel primo tempo ci hanno messo tantissimo difficoltà con un’intensità di pressing e di voglia che non ci ha permesso di essere incisivi come al solito. Nella ripresa siamo venuti fuori, offrendo una grande prestazione e l’abbiamo vinta anche con i cambi perché è entrata tanta freschezza e tanta volontà di vincere come è stato durante tutta la stagione. Insomma è stato proprio lo spot perfetto per terminare questo campionato, con un gol a 10 minuti dalla fine e quindi un carico emotivo veramente importante». Il tecnico del Grezzana ripercorre poi questa annata ricca di soddisfazioni, non dimenticando rendere merito a tutte le componenti che hanno permesso questa stagione trionfale: «Alla base c’è un lavoro di società importante, questo va sottolineato. Una società con un’unità di intenti e coerenza del lavoro, e che non a caso a livello numerico porta tanti giocatori nelle squadre professionistiche. Ciò denota la qualità del lavoro e la forza delle idee. Un grande riconoscimento va dato anche allo staff, uno staff affamato, appassionato, sempre sul pezzo e con l’idea di poter raggiungere quello che ci siamo prefissati come gruppo. Poi c’è la squadra, un gruppo di ragazzi di qualità importante con cui siamo riusciti a lavorare bene. Tutti si sono messi in gioco, venivano da due anni con un altro con mister, Zanella, con cui hanno vinto dei campionati, e quando si cambia un allenatore vincente è sempre difficile mettersi in gioco, invece loro l’hanno fatto e per questo sono grato nei loro confronti. Abbiamo studiato quelle che sono le qualità di questo gruppo, con gli elementi che sono arrivati e quelli che c’erano a disposizione. Durante le settimane hanno mantenuto sempre alto l’impegno con standard atletici elevati, credendo sempre nel raggiungimento degli obiettivi. Vincere il titolo è stata la ciliegina sulla torta, il nostro grande obiettivo era fare 30 punti nel girone di ritorno e li abbiamo ampiamente superati e già questo è stato importante». Begaliyev conclude con i ringraziamenti finali: «Complimenti allo staff, alla società, soprattutto complimenti ai ragazzi e a tutte le persone che ci hanno seguito, anche sabato c’era veramente una bella platea di pubblico, è stato molto bello festeggiare con questa cornice. Nel complesso è stato un campionato equilibrato, con partite in cui il risultato non era mai facile da pronosticare perché tutte le squadre sono ben attrezzate. Siamo riusciti a dare continuità e la nostra volontà ci ha ripagato. Veramente tanta roba».
CAMPIONATI REGIONALI
L’attacco del riepilogo dei campionati regionali non può che essere dedicato al girone dei Giovanissimi, dove il Longare Castegnero si è aggiudicato il titolo grazie al successo sul Montorio e alla contemporanea sconfitta dell’Olimpica Dossobuono, in crollo verticale da ormai diverse settimane, sul campo della Valle Agno Academy. I vicentini hanno coronato una stagione iniziata con un notevole slancio nella fase autunnale, prima di un periodo di appannamento in primavera che però non ha impedito ai ragazzi di Garofalo di festeggiare la vittoria del campionato. Contro i neroverdi di Piasentin, che ha venduto cara la pelle, la rete del successo è arrivata nella ripresa e porta la firma di Eneka, solo pochi minuti dopo la decisiva parata dagli undici metri dell’estremo difensore del Longare su un rigore concesso al Montorio. Paolo Garofalo, tecnico dei neo campioni, commenta così l’accesa sfida disputata in via Frassenà: «La partita è stata molto combattuta per tutti i 70 minuti. Siamo riusciti ad approcciare molto bene il match, con la giusta determinazione anche se, per onestà, devo dire che il Montorio ci ha dato molto filo da torcere soprattutto nel primo tempo. Abbiamo trovato degli avversari organizzati e molto aggressivi, pronti a raddoppiare su tutti i palloni e nella prima parte di gara sono stati più pericolosi di noi. Nel secondo tempo abbiamo cambiato marcia e la partita è diventata molto più accesa con molti duelli e tanta intensità. A metà ripresa il Montorio si è guadagnato un giusto calcio di rigore parato dal nostro portiere. Questo episodio ha dato una svolta all’incontro, e infatti poco dopo siamo riusciti a trovare il vantaggio su un errore del portiere avversario che ha sbagliato un’uscita fuori area, episodio del quale il nostro attaccante Eneka ha approfittato. Da lì in poi siamo stati bravi a gestire il pallone ed evitare situazioni pericolose. Mi sento di fare i complimenti al Montorio che è venuto a casa nostra per combattere su tutti i palloni». Garofalo immortala così il percorso vincente che ha condotto il suo Longare al successo: «Credo che alla fine sia il giusto epilogo di un campionato tosto e combattuto che ci ha visti avere un ottimo passo nel girone di andata e, a causa anche di molti infortuni casuali e spesso non legati al calcio, fare più fatica nel girone di ritorno. Sono molto contento per i miei ragazzi che non si sono mai demoralizzati, si sono sempre rialzati capendo che dovevamo guardare noi stessi e non cercare scuse nella sfortuna o in altro. Abbiamo sempre lavorato con impegno, lottato su tutti i campi e, cosa di cui vado molto fiero, dimostrato sempre rispetto e correttezza, cosa riscontrata spesso, purtroppo non sempre, anche nelle altre squadre del girone. Guardando il nostro, come sempre fatto, posso dire di essere orgoglioso dei miei ragazzi per applicazione, impegno e comportamento. Sono sicuro che questa vittoria rimarrà nei loro ricordi a lungo. Oggi essere del Longare Castegnero è, se possibile, ancora più bello».

Festeggiamenti Longare Castegnero (foto Longare)
Tutto rimandato negli Allievi, dove nessuna tra le tre pretendenti al titolo ha accennato ad un passo falso. Ha rischiato, e molto, l’Olimpica Dossobuono, salvata in extremis dal suo bomber Tommaso Battocchio. I giallorossi, dopo essere passati in vantaggio con Sabaini, hanno subìto la rabbiosa reazione dello Schio che nei primi minuti della ripresa ha confezionato la rimonta con Pietribiasi e Babacar. Dara ha quasi subito riportato il risultato sul 2-2, tuttavia il pareggio avrebbe estromesso la squadra di Chimento dalla lotta al titolo, già di per sé complicata avendo l’Olimpica due punti di ritardo sul Team Golosine e uno sull’Alba Borgo Roma. In pieno recupero ci ha pensato Battocchio a tenere vive le speranze in vista dell’ultima giornata del prossimo 27 aprile.
Dai contorni pirotecnici il successo dell’Alba di Scandola sul campo del Crazy Academy. Stoica la compagine di Mino Iunco, capace di segnare tre reti alla seconda in classifica, la quale però va in gol addirittura per sei volte assicurandosi i tre punti.
Tutto facile invece per il Team Golosine, capolista e indicata come favorita in tempi non sospetti. La squadra di Gaspari liquida la già retrocessa Scaligera con un netto 5-0, frutto del maggior tasso tecnico soprattutto del reparto avanzato, in particolare di Nicholas Arduini, grande protagonista della prima frazione dove oltre al gol (di eccezionale fattura, controllo spalle alla porta e bolide sotto alla traversa) propizia almeno altre due delle cinque reti messe a segno dai biancoazzurri. Nessun verdetto ancora, il Team Golosine è assoluto padrone del proprio destino e vincendo in casa contro il Crazy Academy tra due settimane potrà festeggiare la vittoria del campionato senza preoccupazioni su quanto accadrà sugli altri campi. Uno sguardo al Comunale di via Santa Elisabetta dovranno invece per forza di cose darlo Alba Borgo Roma e Olimpica Dossobuono, impegnate rispettivamente con Real Grezzanalugo e Ambrosiana.

Foto di azione Scaligera-Team S.Lucia Golosine (Allievi Regionali)
Concludiamo con il campionato Juniores, dove l’unico tassello rimasto per completare il puzzle è la questione legata alla salvezza. Si registrano risultati potenzialmente pesanti, a partire da quello del Tregnago che dilaga per 4-1 contro l’Alba Borgo Roma: apre le danze Filippi per i gialloblù, il momentaneo pareggio porta la firma di El Idrissi prima del nuovo vantaggio ad opera di Consolaro. Nella ripresa Corradi e ancora Filippi arrotondano il punteggio. La squadra di Zocca sale quindi a quota 32, a sei punti di vantaggio dal San Martino Giovani che cade di misura contro l’arrembante Pescantina. Con questo distacco, i rossoverdi sarebbero retrocessi senza la disputa dei play out, scenario che permetterebbe al Tregnago di mantenere la categoria. Un punto sopra il Tregnago c’è l’Academy San Zeno, corsara 3-1 sul campo del Crazy Academy, anch’esso già retrocesso da penultimo per il largo divario con il 12° posto. Obbligato a vincere quindi il San Martino nell’ultima giornata in programma dopo Pasqua (avversario Crazy Academy): la squadra di Bagolin deve però anche sperare in un passo falso di una fra Tregnago (difficile, impegnato contro il fanalino di coda Cadore) o Academy San Zeno, atteso dalla già salva Juventina Valpantena. Tutto questo per potersi giocare le proprie carte nella doppia sfida degli eventuali play out. Ricordiamo infatti che i play out non si disputano nel caso in cui le avversarie designate (15° vs 12° e 14° vs 13°) abbiano uno scarto uguale o superiore a 6 punti.

è nato a Legnago l’8 maggio 1995.
Laureato in Editoria e Giornalismo, collabora con la testata Giovanisport con la quale ha conseguito l’Iscrizione all’Albo dei Giornalisti.
Da febbraio 2024 viene nominato Caporedattore della Redazione.
Collabora con la Gazzetta dello Sport ed è Addetto Stampa del Chievo Women
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