Juniores Regionale girone A
Commento al campionato
di Nicola Sordo

È una guerra fredda destinata a continuare quella che si sta svolgendo in cima alla classifica del girone A. Con due partite da giocare, Montorio e Oppeano si lanciano segnali a distanza e restano appaiate a quota 64 punti, tre in più del San Giovanni Lupatoto che però deve recuperare la gara rinviata contro la Juventina (in programma sabato 27 aprile). Un finale di stagione thriller, che potenzialmente vede tre squadre a pari punti all’ultima giornata quando, non essendoci scontri diretti, potrebbe valere la classifica avulsa per stabilire il vincitore di un campionato che tutte e tre hanno onorato al massimo. I Lupi di Birtele sbrigano con le reti di Girlanda, Barile e Canteri la pratica Valpolicella riscattando l’opaca prestazione proprio contro l’Oppeano di sette giorni fa. Oppeano che invece ha il suo bel da fare per strappare i tre punti all’arrembante Juventina di Righetti, in grado quest’ultima di segnare tre gol alla squadra di Agostino Napoli. Un’impresa che tuttavia non basta, i biancorossi mettono in chiaro le loro ambizioni di arrivare al titolo trionfando per 5-3: due le marcature di Leonardo Fornasa, a cui si aggiungono quelle di Lenghel, Fenzi e Risi.
Prova di forza anche da parte del Montorio di Barana, corsaro sul campo del Cadore grazie alla doppietta di Bakari e al gol di Dalla Riva. La sfida rappresentava un crocevia importante anche in chiave play out: la sconfitta dell’undici guidato da Cavazzana sancisce infatti l’aritmetica salvezza dell’Alpo Lepanto, il quale vince lo scontro con l’Audace festeggiando il mantenimento della categoria con tre giornate d’anticipo. Sotto un caldo non indifferente, la gara inizia decisamente in salita per gli ospiti, ai quali viene negato quello che sembrava un chiaro calcio di rigore prima restare in dieci uomini per l’espulsione di Guttoni e subire lo svantaggio firmato da Hassan. La squadra di Antolini tuttavia non si lascia abbattere, e nelle avversità trova la forza nel secondo tempo per un’incredibile rimonta: prima D’Eredità è infallibile dal dischetto (penalty in un primo momento fatto ribattere dal direttore di gara), e in seguito è Federici a firmare il sigillo del definitivo sorpasso. Decisivi anche i cambi del tecnico gialloverde, tre punti che valgono una salvezza figlia di uno straordinario girone di ritorno con undici risultati utili su dodici partite.
Lo stesso traguardo sperava di raggiungerlo anche il Lugagnano, che con una vittoria avrebbe archiviato la pratica, ma il Castelnuovo arriva al Comunale di via Barlottini con idee diverse. Bastano infatti cinque minuti agli ospiti per sbloccare la contesa con uno schema da palla inattiva che porta al gol da fuori area di Bresadola. Sempre da fermo arriva l’immediato pareggio dei ragazzi di Manzato, con la perfetta parabola su punizione disegnata da Chesini, molto pericoloso in altre due occasioni su cui è decisivo l’estremo difensore neroverde. Il Castelnuovo trova la rete del 2-1 con l’elegante tocco sotto di Cestelli, liberato a tu per tu con il Borotto. Nel secondo tempo i padroni di casa avrebbero l’opportunità di riprendere la gara, ma il portiere del Castelnuovo è prodigioso nel neutralizzare il calcio di rigore che il direttore di gara concede al Lugagnano. L’ultima chance per il pari si materializza all’ultimo secondo in ripartenza con Perin, il quale calcia di poco a lato. Primo match point salvezza sprecato dai gialloblù, il Castelnuovo di Gallo giocherà invece i play out al pari di Audace e Gabetti Valeggio (questi ultimi sconfitti a San Zeno). Già retrocesso invece il Bussolengo, che perde 4-2 in casa con l’Alba Borgo Roma, mentre il Tregnago di Burato scivola al sesto posto con la sconfitta di misura rimediata a Povegliano. Proprio l’undici di Mirandola occupa adesso la quarta posizione sotto le irraggiungibili tre.

Azione di gioco Lugagnano-Castelnuovo

Nulla di fatto per quanto riguarda il titolo, lo spettro di un arrivo ex aequo al termine della 30′ giornata è tutt’altro che improbabile. In chiave salvezza invece, come anticipato, resta solo da capire chi tra Cadore e Lugagnano completerà il tabellone dei play out. La squadra di Mirandola (oggi a 26 punti) ha l’obbligo di vincere tutte e tre le restanti partite, dove affronterà nell’ordine Gabetti Valeggio, Alba Borgo Roma e Academy San Zeno, tutte squadre senza obiettivi di classifica. Al contempo però, il Lugagnano (a quota 33) dovrebbe raccogliere massimo un punto, e il calendario della squadra di Manzato è tutt’altro che semplice visto che affronterà sia Montorio che Oppeano. La partita della vita potrebbe essere allora quella casalinga contro il Tregnago, squadra tuttavia dotata di grande solidità e che aspira a chiudere il campionato al quarto posto.

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