Nella foto  il mister granata Gianluca Bezzan

Intervista a cura di Germano Zerbetto

Sguardo fiero, severo ma dritto all’obiettivo. Stiamo parlando di Gianluca Bezzan, quest’anno sarà il mister della formazione Allievi regionali sperimentali anno 2009 dell’Atletico Città di Cerea. Classe 1976, segno zodiacale del sagittario con ascendente acquario, caratteristiche per le quali viene spesso interpellato per dare consigli  ; capisce immediatamente quale sia la via giusta da intraprendere quando si tratta di risolvere piccoli dilemmi altrui. Lavora presso le ferrovie dello stato. Sposato, padre di 4 figli, di cui 3 gemelli . Si divide tra famiglia, lavoro e la grande passione del calcio .
Da giocatore ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile del  Porto di Legnago, fino ad arrivare a giocare e allenare in prima squadra, sotto la presidenza di Beatrice Zancanella e Gianluca Mirandola. 
Come allenatore, dopo aver conseguito il patentino nel 2004 a soli 28 anni, ha guidato le formazioni del Porto di Legnago in prima categoria, l’anno successivo a Castagnaro in seconda categoria. Dopo le 2 esperienze con le prime squadre, ha iniziato con il settore giovanile : 2 anni a Vigo, 4 anni a Legnago, 2 anni Nogara e poi con l’Atletico Città di Cerea , dove quest’anno inizierà il suo quinto anno.
Dopo la delusione dell’anno scorso che ha visto la sua squadra retrocedere dalla categoria Allievi Élite under 17 al termine di un campionato combattuto ma sfortunato è l’ora adesso di ripartire carichi e determinati per affrontare il campionato allievi sperimentali anno 2009.
«É il primo anno che affronto questa categoria . Mi aspetto un campionato impegnativo e difficile in cui sono presenti molte squadre forti facenti parte di società blasonate con settori giovanili bene organizzati: solo per fare qualche esempio : Villafranca Veronese, Este, Campodarsego, La Rocca Monselice. Guardando in casa ritengo che la società ha allestito una bella squadra che potrà giocarsela con tutte le altre formazioni. Abbiamo mantenuto il nucleo storico inserendo solo 4 nuovi elementi per alzare il livello tecnico: 2 dal Legnago, 1 dal Castelmassa e 1 dal Cherubine. Da parte mia cercherò di seguire il mio credo calcistico ovvero quello di giocare sempre la palla senza buttarla in avanti . Sarò affiancato dal mio vice Massimiliano Lanfredini e dal navigato preparatore dei portieri che segue prima squadra e settore giovanile : Matteo Gianello che non ha certo bisogno di presentazioni visto il suo palmares da giocatore professionista».

Gianluca Bezzan

Dopo aver conosciuto Gianluca come giocatore e la sua carriera, scopriamo ora come è operativo sul terreno di gioco, a chi si ispira e il rapporto con gli arbitri.
«Mi piace lavorare sodo per due motivi : il primo perché nel calcio se non corri non arrivi prima sul pallone e difficilmente ti rendi pericoloso in avanti e rischi di soccombere; il secondo motivo va al di là del calcio ovvero bisogna insegnare ai ragazzi la cultura del lavoro e del sacrificio finalizzato all’ottenimento dei risultati . Mi ispiro, con i dovuti distinguo, a Antonio Conte allenatore del Napoli che chiede molto ai suoi ragazzi in ogni allenamento oltre che durante i 90 minuti della gara. Da un lato sono esigente e pretendo molto dai ragazzi ma dall’altro mi metto a disposizione degli stessi per un dialogo a viso aperto e per la condivisione delle scelte e dei ruoli senza imporre in maniera unidirezionale le mie idee.
Sul rapporto con gli arbitri sono molto chiaro con la squadra : non accetto proteste plateali contro le decisioni arbitrali, ma solo un confronto educato nel rispetto dei ruoli . I direttori di gara sono ragazzi giovani che sacrificano il loro tempo per una passione condivisa : quella del gioco del calcio. Quest’anno, all’inizio del campionato, organizzeremo una serata di formazione dedicata alle novità regolamentari in vigore dal 1 luglio 2024 con focus particolare sulla  gestione del rapporto con gli arbitri sia lato squadra che staff e dirigenti perché penso che solo facendo cultura in tal senso si possa crescere come società, vedendo la figura dell’arbitro come un attore imprescindibile che ricopre un ruolo importante e fondamentale per lo svolgimento della gara e non come un male necessario da sopportare a denti stretti».
Considero finale: É stato un piacere intervistare Gianluca Bezzan, tecnico disponibile al dialogo, preparato che fa del concetto di condivisione degli obiettivi e di squadra il suo mantra. Un valore aggiunto poi l’idea di organizzare una serata a tema in cui approfondire la gestione della relazione con l’arbitro in un momento storico in cui c’è una recrudescenza degli episodi di violenza non solo fisica ma anche verbale nei confronti delle giacchette nere, con l’auspicio che questa idea possa essere replicata anche da altre società del territorio.

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