Allievi Elite A. Villafranca – Calcio Caldiero Terme.
di Roberta Roi.

Prima di raccontare della cronaca di questa gara, preferisco presentare un giocatore fuori luogo e fuori categoria.
Intendo parlare di Marco Berardo, laterale di spinta del Villafranca. Cresciuto nelle giovanili del PescantinaSettimo e poi passato alla corte di Renato Gelio per essere accudito da Enzo Barlottini (a proposito, auguri di pronta guarigione al mister guerriero che tutti attendiamo di rivedere presto) col quale ha vinto un campionato nella Giovanissimi Elite.
Marco Berardo è fuori luogo e fuori categoria per il suo modo di giocare, di interpretare qualsiasi situazione con intelligenza tattica e nel saper distribuire generosi palloni sia per le fasce sia per traversare tutto il terreno di gioco con felpate e precise calciate capaci di fare 40 metri per arrivare a destinazione compagno. Colpisce di testa ad occhi aperti per indirizzare al meglio ogni pallone. Oggi come tante altre volte è stato il padrone del centrocampo e capace di opporsi in difesa senza dover ricorrere al fallo.
Atleticamente ben impostato e con fisico in pieno sviluppo (è un 2004) potrebbe già giocare in una prima squadra di qualità.
Infine l’umiltà, tanta superiorità tecnica non lo fa sentire più bravo dei suoi compagni. Insomma è un campione.
E’ tempo che si faccia avanti una società professionistica, per farlo crescere ancora e per confrontarsi con altri campioni; non me ne vogliano Cannoletta e C.

Villafranca – Calcio Caldiero Terme: (4-0) 5-2

Villafranca: Martari, Zanetti (29’st Leardini), Montresor (44’pt Pasquetto), Berardo, Vignola, Dal Ben, Aloisi (18’st Marognolli), Poletto, Chieppe (18’st Moio), Morellato (25’st Rossi), Fedrighi.
A disposizione: Bertasini.
Allenatore: Bertoncelli Emanuele

Calcio Caldiero Terme: Bruzzo, Zenaro, Hoxhaj (8’st Nordera), Rodeghero, Campana (41’pt Perlati), Santellani, Castelletti, Sala (10’st Praderio), Pasetto (33’st Barberio), Cimponjer (30’st Fiorentini), Aldegheri (28’st Marchioro).
A disposizione:Dal Forno, Fiorentini.
Allenatore: Thomas Zocca.

Arbitro: Filippo Facciolo di Verona
Reti: 6’pt Dal Ben (V), 36’pt e 18’st Chieppe (V), 40’pt e 45+2’pt rig. Aloisi (V), 43’st Fiorentini (C), 45+2’st Perlati (V)

La partita cambia completamente aspetto al 22’pt quando dopo uno scambio di complimenti fra Chieppe e Santellani, ammoniti, ne fa le spese il ruvido centrale del Caldiero che raggiunge gli spogliatoi per doppia ammonizione.
A dir la verità cambia aspetto soprattutto nel risultato perchè la superiorità del Villafranca era netta e dettata da una velocità negli scambi che ha colto più volte di sorpresa i difensori del Caldiero, costretti più volte al fallo fuori area per arginare il ritmo dei blaugrana impostati con un aggressivo 4-3-3.
La prima rete arriva per l’appunto da un fallo fuori area di Campana su Fedrighi con conseguente punizione centrale, ideale per una bordata potente, autore lo stesso Fedrighi che costringe ad una parata non trattenuta sulla quale si avventava Dal Ben per scaraventarla in rete.

Lo svantaggio produceva solo una appena accennata reazione dei gialloverdi che guadagnano un fallo appena fuori area grazie ad un’incursione di Aldegheri con punizione fuori di poco battuta da Rodeghero, altro elemento da tenere in considerazione.
Il Villafranca non si accontenta del vantaggio minimo e cerca più volte di aggirare la difesa dei termali con azioni rapide e di prima, arma vincente di questa squadra veramente ricca di talenti, orgoglio della scuola calcistica veronese. Squadra tanto veloce e aggressiva quanto smaliziata nel mettere in imbarazzo anche l’arbitro Facciolo di Verona.
Dopo l’espulsione la gara si accende: scintille in scia fra Zenaro che non fa complimenti e Fedrighi tanto bravo sia nelle fughe quanto in furbizia.
Il tridente si scatena, oltre all’11 di casa ci sono Chieppe e Aloisi in gran spolvero (una doppietta a testa) che si prendono l’incarico di mettere in scacco i difensori gialloverdi.
Il raddoppio è firmato dal centravanti che raccoglie un invito tagliato di Berardo per arrivare in area e fulminare Bruzzo che accennava all’uscita, mentre Aloisi non è da meno nel raccogliere un preciso passaggio di Poletto e segnare il 3-0.
Sembrava così finito il primo tempo con un risultato già abbastanza pesante per il Caldiero (ma comunque giusto) quando ci mette una pezza anche l’arbitro che intravvede nell’energica spallata di un difensore ai danni di Aloisi gli estremi del rigore.
Commenti sulle gradinate: ironico un sostenitore del Caldiero << arbitro, un po’ di umanità…>> e sullo stesso tono uno del Villafranca << non abbiamo bisogno di regali per vincere…>> a testimonianza che l’errore arbitrael era stato criticato a maggioranza.
Batte il tiro dagli 11 metri lo stesso Aloisi e l’arbitro subito fischia due volte, la prima per convalidare la rete e la seconda per mandare tutti negli spogliatoi sul risultato di 4-0.

Nella ripresa prende provvedimenti Thomas Zocca, cambia modulo e dal 3-5-2 passa al 4-3-2 per dare più energia alla difesa e contenere il risultato in termini dignitosi, questo il suo punto di vista: << Peccato per l’espulsione di Santellani al 20′ del primo tempo, potevamo giocarcela. Nonostante questo abbiamo comunque provato fino al termine, trovando due gol nonostante l’inferiorità numerica. Siamo comunque in crescita.>>
Ovviamente l’ottimo mister del Caldiero parla con orgoglio di casacca perchè oggi il Villafranca è stato veramente superiore in tutto. Onore comunque al tecnico gialloverde per aver tentato anche di attaccare (nel secondo tempo subito un’occasione da rete su calcio d’angolo) e per aver saputo arginare la foga del Villafranca che si si è dovuta “accontentare” di un solo gol nella ripresa ad opera di Chieppe lanciato in area dal solito Poletto al 18’st che ha segnato il momento delle sostituzioni.
Villafranca quindi in tono minore anche in concentrazione fino al 90′ il che ha consentito al subentrato Fiorentini di mettere a segno il primo gol per il Caldiero approfittando di una bischerata del portiere Martari che aveva tentato un dribbling che non rientrava proprio nel suo repertorio.
Il cronometro segnava 43′ della ripresa ma si rovinava la domenica Bertoncelli che lasciava la panchina dopo aver lanciato un’occhiata “omicida” al suo portiere, ch difficilmente ripeterà un’impresa del genere per dedicarsi alle sue parate, sempre sicuro fra i pali.
L’esperienza e gli errori servono proprio per questo.
A proposito di errori, un altro sempre della difesa del Villafranca ha permesso a Perlati di mettere nel sacco in pieno tempo di recupero.

Per fortuna Bertoncelli era in spogliatoio ma non può lamentarsi troppo, ha una squadra di campioni con un Campione che presto – purtroppo per lui – lo lascerà.

 

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