Giro d’Italia
Tappa n. 13 – Ravenna-Verona
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Nicola Guerra
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Il Giro d’Italia è sempre un’emozione.
Emozione che raddoppia quando hai modo di seguire le gesta degli atleti sulle strade di casa tua e di vedere un contesto di colori che riempie di gioia i tifosi accorsi per vedere uno spettacolo unico nel genere.
Verona teatro di corse importanti, fra le quali è suggestivo ricordare l’arrivo con vittoria finale di Francesco Moser, che nel 1984 arrivò trionfante, all’interno dell’Arena, nella cronometro individuale Soave-Verona strappando con una bicicletta già allora avveniristica, la maglia rosa al compianto Laurent Fignon.
La tappa n. 13 di oggi, definita Dantesca, è di 198 Km con partenza da Ravenna con arrivo a Verona in Corso Porta Nuova. Percorso pianeggiante adatto a corridori velocisti, si prevede pertanto un’arrivo in volata.
La partenza è subito briosa con fuga sin dai primi chilometri, dove si mettono in evidenza lo svizzero Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec) e gli italiani Samuele Rivi (classe 1998 della Eolo-Kometa Cycling Team) e Umberto Marengo (Bardiani CSF-Faizanè) che al chilometro 40 registrano un vantaggio massimo di 7’20”.
Gruppo compatto per qualche ora che poi lascia spazio a tre fuggitivi che arrivano al Traguardo Volante di Ferrara con sprint di due italiani ove si impone Marengo. Il gruppo arriva distanziato di 5’00” con il quarto posto di Fernando Gaviria che raccoglie gli ultimi punti per la dedicata classifica, con Peter Sagan (maglia ciclamino) e Consonni.
Episodio curioso è quello che accade dopo lo sprint di Ferrara, dove Pellaud che si sente escluso (in quanto non può competere con i due) dalla mini volata parte da solo e stacca Rivi e Marengo. I due si guardano, si parlano e lo mantengono per una decina di chilometri ad una distanza di 100 metri. Passato Ferrara i tre si ricompongono ma il vantaggio dopo 100 chilometri si porta poco sopra ai tre minuti per passare a 2’50” al passaggio di Ostiglia.
Attraversamento di Mantova, città che ricorda Learco Guerra, prima maglia rosa italiana al giro d’Italia, col gruppo che si avvicina al trio di testa raggiungendolo a dieci chilometri dall’arrivo.
Arrivo entusiasmante con azione di vera potenza di Affini seguito a ruota da Nizzolo il quale con intuito segue la scia per poi scavalcarlo ai 50 metri dal traguardo e portare a casa una sudata vittoria dopo 11 secondi posti e cinque terzi e conquistando così il suo primo successo al giro.
Gara emozionante contorniata da un numeroso e corretto comportamento del pubblico dietro le transenne. E domani tappa dolomitica con l’ascesa del mitico Zoncolan
Sempre in maglia rosa Egan Arley Bernal Gomez del team Ineos Grenadiers
Classifica di tappa:
1 Giacomo NIZZOLO Team Qhubeka Assos
2 Edoardo AFFINI Team Jumbo Visma
3 Peter SAGAN Bora Hansgrohe
Classifica generale:
1 Egan Arley BERNAL GOMEZ Maglia Rosa
2 Aleksandr VLASOV
3 Damiano Causo
4 Hugh John CARTHY
5 Simon Philip YATES
6 Emanuel BUCHMANN
7 Remco EVENPOEL
8 Giulio CICCONE
9 Tobias FOSS
10 Daniel Felipe MARTINEZ POVEDA
Un sentito grazie all’Assessore allo Sport , Filippo Rando, per averci concesso il pass per l’arrivo.
è nato a Verona il 14 aprile 1962.
Professione geometra, direttore tecnico di un’impresa di costruzioni con sede a Bergamo, è sposato con due figli, vive a San Martino Buon Albergo. Segue il calcio e gli sport in genere e coltiva da anni la passione per la fotografia subacquea e soprattutto quella sportiva.
Vice Direttore della redazione di GiovaniSport, segue da bordo campo le squadre giovanili veronesi alla ricerca di nuovi shoots e reportage per la testata giornalistica, con la quale ha conseguito l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Giornalisti
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