35° Città di Verona
Finali Esordienti 2010
di Filippo Bonetti – ph. Nicola Guerra

 

L’attesa è finita, in un incandescente (in tutti i sensi) pomeriggio di Maggio si decide chi, tra le Esordienti 2010, di Verona sarà il campione. Il Sinergy Stadium di via Sogare, la ribollente cornice della contesa. In palio né punti né posizioni di classifica, il premio è la prestigiosissima Coppa della 35° edizione del “Città di Verona”.

Calcio Caldiero Terme – Real Grezzanalugo: (0-1) (0-1) (0-2) 0-3 

Calcio Caldiero Terme: Mattona, Bragato, Marinkovic, Segat, Andreoli, Pellizzari, Pedroni, Menegazzi, Danieli, Ouzahra, Bozzolan, Moscon, Sartori, Zenaro, Grego, Ghzala, Guarnieri, Venturelli, Contente, Rampo
Allenatore Matteo Santi con Alessandro Strabello 

Real Grezzanalugo: Morandini, Zanderigo, Cona, Dal Corso, Signorini, Hassine, Gregorio, El Hamich, Venturi, Degani, Sartori, Cristanelli, Bonaldi, Barbirato, Pollinari, Avesani, Marchioro, Pasi, Caliaro
Allenatore Luca Amati con Nicola Perlato

Arbitro: Fausto Ferrari di Villafranca
Reti: 15’pt Gregorio, 18’st Bonaldi, 10’tt El Hamich, 15’tt Degani

In scena, per prima, la gara tra Caldiero e Grezzana, protagoniste sfortunate delle semifinali di Zevio. È un Caldiero “a folate” quello in campo nella “finalina”. I termali subiscono la fisicità e velocità di un ordinato Grezzana e solo in alcuni frangenti della gara sembrano capaci di far male agli avversari. Un successo meritato, completo, costruito tempo per tempo quello del Grezzana. Un mattone alla volta, nell’ultima frazione addirittura due. Partono meglio i gialloverdi ma, con il passare dei minuti, sono gli arancio-neri a prendere in mano le redini dell’incontro. Il merito è anche dell’ingegnoso centrocampista Anas El Hamich il quale pare un navigato mediano, non tanto per la statura ma per la capacità di dettare a meraviglia i tempi di gioco della squadra di Luca Amati. Al 15’pt, sugli sviluppi di un’angolo dalla destra battuto proprio da El Hamich, non riesce a spazzare il Caldiero. Ne approfitta Gregorio il quale, impossessatosi della sfera, centra l’angolino basso da posizione favorevole. È sostanziale equilibrio nella seconda frazione. Al 9’ Bragato lambisce il montante alla destra di Zanderigo con una potente conclusione; solo l’illusione del gol. Rete che si concretizza invece per il Grezzana: agli sgoccioli della seconda frazione Degani accoglie una precisa apertura sulla sinistra, entra in area ma non riesce a concludere a causa dell’intervento di Mantoan. La palla, vangante, rimane in gioco. Il primo ad avventarsi su di essa è Bonaldi che con un tocco sotto manda irrimediabilmente in rete. Esulta il popolo nero-arancio, mentre vede la sfera rotolare oltre la linea di porta. Il gol certifica la vittoria del tempo e della gara ma il Real non è sazio. Una rasoiata su punizione di El Hamich ed un preciso diagonale mancino di Bonaldi definiscono il punteggio finale mentre il Caldiero onora fino in fondo la propria gara con le forze residue.
È l’arancio-nero a pervadere le gradinate del Sinergy, gioia riassunta da quattro parole, cariche di significato, del vice allenatore del Grezzana Nicola Perlato: «Genitori fantastici, giocatori grandiosi». 

Gol Degani, 15’tt

Baldo Junior Team – Team S. Lucia: (0-0) (1-0) (0-0) 3-2

Baldo Junior Team: Allegrini, Pachera A., Laspertini, Resentera, Beltrami, Fontanini, Loro, Comencini, Pachera M., Dergamoun, Pellegrinelli, Bellero, Talli, Bicego, Marzullo, Giacomazzi, Pinamonte
Allenatore Nicolò Colantonio con Nicola Pezzini

Team S. Lucia: Bragantini, Campion, Cara, Castagna, Menini, Ferrari, Gaspari, Gragnato, Lazzaro, Morini, Pasini, Scotti, Sette, Tonin, Verzini
Allenatore Nicola De Caprio con Davide Gaspari

Arbitro: Fausto Ferrari di Villafranca
Reti: 6’st Comencini

Gol Comencini, 6’st

In campo per il verdetto ultimo della competizione Baldo Junior Team e S. Lucia Golosine; compagini che, durante tutto il torneo, hanno dato dimostrazioni di grande forza, nei singoli ma anche nel gruppo. Due stili di gioco apparentemente differenti ma entrambi caratterizzati da precisa organizzazione e consapevole offensività. Il primo tempo è la dimostrazione di quanto appena detto, le due squadre si danno battaglia a viso aperto e le occasioni arrivano da una parte e dall’altra. Prima la risposta in tuffo di Cara sul destro arrotato di Pachera M. e poi la doppia provvidenziale risposta di Bellero e Allegrini sui tentativi di Ferrari. I primi 20’ si concludono in parità. Il Team, alzati i giri del motore sul finire di primo tempo, riprende con energia anche la seconda frazione. Sono proprio i biancoblù i più propositivi ma è il Baldo, con un contropiede sferzante, a passare in vantaggio. Comencini sfrutta un lancio dalle retrovie per involarsi verso Castagna e batterlo con una “scucchiaiata” di pregevole fattura; una giocata di classe folgorante che vale il vantaggio gialloblù. È famelica la reazione degli “aquilotti” che tentano in tutti i modi di pareggiare i conti ma Pellegrinelli ha le sembianza di una saracinesca e respinge ogni tentativo avversario. Il terzo tempo riprende in fotocopia al secondo, si fa avanti subito il Team. Ci provano i ragazzi di Nicola De Caprio; i tentativi di PasiniCampion Gaspari si infrangono tuttavia sul muro cavaionese. È commovente lo sforzo dei biancoblù che scoprono, anche pericolosamente, il fianco alle iniziative avversarie, finché, stremati, non trovano più gli spunti per rendersi pericolosi. Il triplice fischio sancisce il trionfo del Baldo. Il giusto premio a coronare un entusiasmante percorso. Un premio che ugualmente avrebbe meritato il S. Lucia (sospinto per 60’ ed oltre da un tifo fragoroso) che, causa un pizzico di sfortuna e qualche sfavorevole episodio, è stato costretto alla resa ad un passo dalla gloria. Una sconfitta per tornare ancora più forti; parole che possono forse suonare scontate, ciò che non è scontato però sono la determinazione e la tenacia messe in campo dagli sconfitti, punti fermi dai quali ripartire per un gruppo di cui sicuramente sentiremo parlare di nuovo. Lo stesso vale per il Baldo, reduce da una trionfante serata; un successo meritato, di cuore e sudore, un’infaticabile ed ordinata resistenza nei tempi conclusivi ed una cosciente gestione negli ultimi minuti. Il più dolce degli epiloghi per la formazione di Nicolò Colantonio. Verona è gialloblù, ma questa volta i colori sono quelli del Baldo.

 

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