Juniores Provinciali – Fase élite
Semifinali
di Nicola Sordo
È stata la prima vera giornata estiva del 2025, il termometro tocca i 30 gradi mentre la clessidra lascia cadere ormai gli ultimi granelli di sabbia su questa stagione. Quattro squadre rimaste in gara, due partite che sanciranno il verdetto definitivo su chi, il prossimo 8 giugno, andrà a giocarsi il titolo provinciale allo stadio Olivieri.
L’alta temperatura si fa sentire a Cologna Veneta, dove i ritmi della sfida, che vede i padroni di casa di Marco Scarsetto fronteggiare il Castel D’Azzano di Matteo Zambelli, stenta a decollare sotto il profilo delle emozioni. Sono però gli ospiti ad osare di più nella prima frazione, soprattutto con i guizzi di un sempre attivo Anedda, autore del primo tiro in porta dell’incontro bloccato agilmente da Confente. Il Cologna, spinto dal proprio pubblico, bussa alla porta di Rossi con il velenoso diagonale di Rigoni, la sfera passa a pochi centimetri dal palo. Tra i padroni di casa il più pericoloso è certamente Giaretta, cercato con insistenza sulla fascia destra per la sua abilità nell’uno contro uno. È proprio lui, in combinazione con Florea, a propiziare una buona chance nel finale di tempo, ancora attento Rossi. Dal corner che ne consegue si sblocca la sfida: lo stesso Florea disegna una traiettoria arcuata sul secondo palo, in mezzo alla moltitudine di maglie la zuccata vincente è quella di Rigoni che, con l’ausilio della traversa, porta avanti i gialloblù. Confente deve metterci del suo per smorzare l’immediata reazione ospite, sempre su corner, andando a respingere in tuffo il colpo di testa in anticipo da parte di Sorio.
Nella ripresa il Cologna Veneta entra in campo più accorto e compatto, Adnan e Castagnaro abbassano la saracinesca mentre l’arma per colpire sono sempre le cavalcate di un instancabile Giaretta. La squadra di Scarsetto gioca sull’errore dell’avversario ed è quella che, dati alla mano, crea il maggior numero di pericoli nel corso della seconda frazione. Giaretta pesca la testa di Tadiello in ripartenza, la mira è imprecisa, Zambelli ricorre a tutte le cartucce offensive dalla panchina ma le energie vanno scemando con il passare dei minuti. A cinque dalla fine l’occasione più ghiotta con l’incornata dalla bandierina di Crestanini, Confente salva tutto con un tuffo prodigioso. Il Castel D’Azzano si riversa completamente in attacco, il Cologna, nonostante la spia della riserva, ne approfitta all’ultimo giro d’orologio per chiudere la pratica: Albarello scappa in contropiede saltando due avversari, si presenta davanti a Rossi e confeziona un cioccolatino per Giaretta che a porta sguarnita ringrazia e manda i titoli di coda sull’incontro. Zapparoli di Verona (direzione di gara ottima) fischia tre volte, dando inizia alla festa dei padroni di casa.

Edoardo Giaretta (Cologna Veneta) realizza la rete del 2-0 al 94′
Emozioni, tante, e anche qualche lacrima nell’altra semifinale a Mozzecane. Le lacrime sono quelle di Nicola Salisburgo, tecnico del Nogara, lacrime di commozione e gioia che hanno iniziato a rigargli il volto ancora prima dell’ultimo rigore che ha poi dato il successo alla sua squadra. Ma andiamo con ordine. Al Comunale di Mozzecane, i padroni di casa guidati da Roberto Poppi iniziano con aggressività trovandosi però a rincorrere dopo un quarto d’ora: il Nogara rompe infatti l’equilibrio con il sigillo di Vicentini rompendo subito l’equilibrio della sfida. Il Mozzecane imbastisce la reazione riuscendo però a creare situazioni pericolose solo dalla distanza che non scalfiscono l’estremo difensore ospite Tonioli, sempre puntuale nel neutralizzare i tentativi della banda di Poppi. A inizio ripresa la possibile sliding door del match è l’espulsione per doppio giallo comminata a Marconcini, che costringe il Nogara a dover difendere il minimo vantaggio con un uomo in meno. Il Mozzecane alza i giri del motore, Poppi immette freschezza dalla panchina per sfruttare il deficit numerico degli avversari, tuttavia gli ospiti fanno di necessità virtù difendendo paradossalmente meglio rispetto al primo tempo non concedendo ai padroni di casa nessuna palla pulita. Salisburgo soffre in panchina, le lancette sembrano non muoversi mai e proprio all’ultimo cross il Mozzecane agguanta il pareggio con il colpo di testa vincente di Preto. Il cronometro segna il 98′, non c’è tempo per andare oltre, si va ai supplementari. L’inerzia emotiva è tutta per il Mozzecane, galvanizzato dal pareggio in extremis e forte dell’uomo in più. La stregua resistenza del Nogara però non viene meno, e anzi sono proprio i ragazzi di Salisburgo a crearsi la chance per la vittoria. Una combinazione tra Girardi e Fettouch porta al calcio di rigore che può cambiare la storia di questa semifinale. Dal dischetto però, Bressan si fa ipnotizzare dal portiere del Mozzecane, il risultato non cambia. Il destino della sfida si decide ai rigori: infallibili i primi cinque tiratori da una parte e dell’altra, si va ad oltranza. Al sesto tiro Tonioli para il tiro dagli undici metri, sui piedi di Bianconi c’è il rigore della vittoria. Salisburgo non guarda, l’emozione è troppa. Il tecnico del Nogara sente il fischio dell’arbitro, il rumore del pallone calciato da Bianconi e poi più nulla. Si gira verso la porta giusto in tempo per vedere il pallone, dopo l’iniziale respinta del portiere del Mozzecane, scivolare lentamente in rete dopo tre interminabili rimbalzi. È l’apoteosi per il Nogara. Una gara dalle mille emozioni, giocata per gran parte in inferiorità numerica e portata a casa nell’infernale lotteria dei rigori. La squadra di Salisburgo stacca il pass per le finali provinciali, un’impresa considerevole anche al netto del fatto che il Nogara risulta l’unica compagine che, durante tutte le fasi del campionato, non ha mai impiegato giocatori fuoriquota. «È stata una partita incredibile – commenta Salisburgo dopo essersi ripreso dall’incredibile altalena di emozioni – Ero convinto di poter concludere la gara nei 90 minuti, per cui ho optato subito per la formazione migliore. Dopo il vantaggio nel primo tempo, ci siamo difesi bene concedendo solo tiri da fuori. Purtroppo siamo rimasti in dieci, tuttavia i ragazzi sono stati bravissimi compattandosi al meglio e difendendo con grande efficacia. Abbiamo subìto il gol proprio all’ultimo secondo, è stato un macigno pesantissimo che avrebbe potuto costare caro a livello mentale. Invece siamo stati eccezionali, è uscito tutto l’orgoglio della mia squadra e abbiamo avuto noi le occasioni per trovare il vantaggio. Poi ai rigori lo sappiamo, è sempre una lotteria, siamo riusciti a vincere anche qui con un ultimo tiro incredibile dove la palla sembrava non voler entrare. Non sono riuscito a guardare l’ultimo rigore per la troppa emozione, è stata una partita davvero al cardiopalma. Complimenti anche al Mozzecane che si è dimostrato un’ottima squadra, adesso ci prepariamo all’ultimo atto domenica prossima».
Cologna Veneta e Nogara sono quindi le due squadre che il prossimo 8 giugno si contenderanno allo stadio Olivieri il titolo provinciale. Impossibile fare pronostici, sarà una sfida da seguire tutta d’un fiato aperta a qualsiasi esito.

è nato a Legnago l’8 maggio 1995.
Laureato in Editoria e Giornalismo, collabora con la testata Giovanisport con la quale ha conseguito l’Iscrizione all’Albo dei Giornalisti.
Da febbraio 2024 viene nominato Caporedattore della Redazione.
Collabora con la Gazzetta dello Sport ed è Addetto Stampa del Chievo Women
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