Calcio Femminile
Intervista ad Alice Bianchini
di Nicola Sordo

In Italia è un fenomeno in crescita, seppur non goda del seguito che si riscontra in altri paesi come, ad esempio, gli Stati Uniti. Stiamo parlando del calcio femminile, che nel 2022 è indubbiamente andato incontro ad una svolta epocale approdando nel professionismo. In Veneto uno dei baluardi del movimento è rappresentato dall’H&D Chievo Women, società che milita nel campionato di Serie B e che, per mano in primis della sua presidente Alice Bianchini, aspira a crescere ulteriormente.
È notizia recente, infatti, la cooperazione del club gialloblù con Vicenza e Cittadella, una sinergia che poggia le sue basi sul settore giovanile.

«Questo per noi è un anno zero. Con questa unione vogliamo dare un segnale, creare insieme un progetto ambizioso in ottica di un calcio nuovo» afferma Alice Bianchini. «La volontà è quella dar vita ad una progettualità, una metodologia comune, e far interagire i nostri tre settori giovanili, i quali comunque si scontreranno nei vari campionati. Ci stiamo strutturando in modo da produrre un bacino molto importante da cui attingere per le tre prime squadre. Riteniamo che il settore giovanile sia il cuore di ogni società sportiva, e impiegheremo molte risorse per valorizzarlo al meglio». 

Una collaborazione di questo genere non ha eguali, e non solo in Veneto, dove Chievo, Vicenza e Cittadella rappresentano adesso la più grande realtà in ambito femminile, ma anche in tutta Italia. Tre donne, Alice Bianchini, Doris Zeudi (pres. Cittadella) ed Erika Maran (pres. Vicenza) che hanno unito le forze per favorire la crescita di questo sport dando un forte segnale di grande ambizione. 

«Desideriamo formare ragazze della nostra zona che credano nel progetto e onorino le nostre maglie» – prosegue la Bianchini – «e questo attraverso una preparazione tecnica impartita da staff altamente preparati e competenti. Questa formazione comprenderà anche l’aspetto umano e caratteriale, fattore a cui teniamo particolarmente perché consideriamo lo sport uno stile di vita che contribuirà a costruire le persone che saranno le ragazze in futuro. Sono fiera di avere al mio fianco donne che, come me, stanno mettendo anima e corpo in questo progetto a cui crediamo molto». 

Alla larga da pregiudizi e falsi stereotipi, la presenza di figure che operano con una visione innovativa, evadendo da campanilismi e rivalità territoriali, non può che essere una ventata d’aria fresca al fenomeno del calcio femminile. Chievo, Vicenza e Cittadella rappresentano oggi tre modelli di società che lavorano con trasparenza e passione verso un futuro sempre più roseo.

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