Intervista
Con Andrea Dall’Agnola
di Nicola Sordo
Ambizione, dedizione e caparbietà.
Tre parole, tre qualità che descrivono bene Andrea Dall’Agnola, personaggio da oltre vent’anni all’interno del mondo del calcio prima nelle vesti di atleta e poi in quelle di allenatore. Lunga e appagante l’esperienza da tecnico di settore giovanile che l’ha visto sulle panchine di tutte le categorie, dai pulcini alla Juniores Regionale. Adesso i tempi sono maturi per una nuova avventura, Dall’Agnola si appresta infatti a iniziare la sua prima stagione alla guida di una prima squadra, il nuovo Garda che ripartirà dalla Terza Categoria: «Il mio bilancio nel giovanile è senz’altro positivo, è stata un’esperienza che mi ha dato tanto. Ho trascorso molti anni a Garda, un paio di stagioni a Pescantina e altri due anni alla Consolini, dove continuerò parallelamente ad allenare i più piccoli con l’aiuto di due collaboratori che mi daranno una grande mano». Poi la proposta del Garda, che ha creduto in lui per ripartire con un nuovo ciclo: «Ero stato team manager quando il Garda militava in Eccellenza, quindi questo per me è un ritorno. In questi due mesi ho lavorato molto insieme alla società per costruire la squadra, è stata molto tosta ma alla fine abbiamo allestito un organico di qualità mettendo insieme il giusto mix di giovani e giocatori d’esperienza, fondamentali soprattutto in un gruppo completamente nuovo». Entusiasmo e tanta fame si percepisce nelle parole di Dall’Agnola, e guai a parlare di obiettivi minimi: «C’è tanta eccitazione da parte mia per questa nuova pagina della mia carriera, assolutamente nessuna apprensione. Penso non ci sia un posto migliore di questo per iniziare un nuovo progetto, è la squadra del mio paese e ho tanta voglia di fare bene. Cercherò di portare qui ciò che ho fatto nel giovanile. Per come sono fatto faccio fatica a giocare per la salvezza, sono ambizioso e non vengo qui solo per passare un anno, se accetto questa sfida è perché voglio affrontarla al massimo, poi sarà il campo il giudice del nostro lavoro. Una filosofia che vorrei instaurare è quella di puntare per quanto possibile su calciatori di Garda al fine di creare un’identità forte. Ci sono molti atleti del posto che sono di ottimo livello, alcuni li ho già allenati in passato e li ho portati in squadra».
In chiusura una riflessione sull’Andrea Dall’Agnola uomo prima che allenatore. In un’intervista rilasciata sempre a GiovaniSport un paio d’anni fa era emerso il profilo di una persona “generosa, ottimista che ha fiducia nelle persone, testardo ma altrettanto cauto e prudente. Debolezze? Mancanza di autocritica“. Il Dall’Agnola di oggi, a distanza di due anni, si rivede in questa descrizione che però va aggiornata: «Mi ritrovo con questo profilo, anche se nel corso del tempo ritengo di essere diventato un po’ più bastardo. Una volta ero più malleabile mentre con gli anni ho imparato a non guardare in faccia nessuno. Ovviamente è un discorso riferito al campo, essere troppo buoni a volte non paga e oggi sono più diretto e chiaro con tutti fin da subito».
Idee chiare e ambiziose quindi per mister Dall’Agnola, al quale non possiamo far altro che augurare tanta fortuna per questa sua nuova esperienza che richiederà molto impegno e ha tutte le carte in regola per regalare altrettante soddisfazioni.

è nato a Legnago l’8 maggio 1995.
Laureato in Editoria e Giornalismo, collabora con la testata Giovanisport con la quale ha conseguito l’Iscrizione all’Albo dei Giornalisti.
Da febbraio 2024 viene nominato Caporedattore della Redazione.
Collabora con la Gazzetta dello Sport ed è Addetto Stampa del Chievo Women
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