Personaggi.
Intervista ad Alessandro Cristofoli
di Rodolfo Giurgevich
L’immagine di copertina fotografa bene una situazione relazionale: Alessandro Cristofoli che discute di programmi futuri con Renato Gelio, monumento vivente del Villafranca Calcio, il quale – mentre Cristofoli parla – guarda altrove, al suo passato probabilmente.
Parlerò anche di senatori in questa intervista, al momento preferisco presentare il prossimo ex (a fine stagione ha deciso di lasciare il Villafranca) Responsabile Giovanile, Alessandro Cristofoli, nato ad Isola della Scala il 5 giugno 1983 alle 10,30 di domenica; quindi nativo del Gemelli e Leone come ascendente il che gli conferisce energia particolare, magnetismo positivo caratteristica tipica per un leader che attira oltre interesse empatico anche l’invidia tipica alla quale sono soggette tutte le persone di qualità.
È un Gemelli tipico, doppio: convive infatti con due passioni, acqua e calcio.
Alessandro Cristofoli è Ingegnere Ambientale; progetta impianti per il trattamento acque in qualità di Direttore Tecnico presso la Ems Water Tecnology.
L’acqua è una piccola e semplice molecola formata da due atomi di Idrogeno e uno di ossigeno, nella sua semplicità è sorgente di vita, elemento essenziale punto di riferimento per la vita spirituale e materiale dell’essere umano.
Per il calcio, Alessandro Cristofoli, ha una visione meno mistica e più pratica, orientata allo sviluppo programmatico, tipico di chi guarda avanti e non indietro. I protagonisti del suo calcio sono i giovani.
Il “suo” mister di riferimento è Zdeněk Zeman che ha conosciuto incidentalmente durante un ritiro estivo: «…è un maestro di calcio. Diverso dal classico concetto di allenatore risultatista. Condivido la sua idea e il modo che ha per lavorare con i giovani.
È un allenatore che fa lavorare tanto i calciatori e li porta a fare sacrifici mentali elevatissimi.
Personaggio fuori dagli schemi. Parla poco ma quando lo fa è potente. Capace anche con uno sguardo di farti arrivare il concetto.
In un mondo dove si parla tantissimo e tante volte inutilmente lui rappresenta lo stile per farti arrivare il messaggio necessario.»
Nella foto, Zeman ascolta severo Alessandro Cristofoli, forse parla troppo.
Scherzi a parte, l’intervista è motivata dal fatto che Cristofoli lascia il Villafranca dopo tre anni di onorato servizio, anzi a dir la verità poco onorato, perchè lui avrebbe voluto portare avanti un programma di sviluppo orientato ad una costante crescita del giovan.
La sua esperienza nel calcio è maturata e sviluppata sull’asse Mozzecane-Villafranca: da giocatore era a centrocampo come esterno sinistro, poi per sette anni allenatore del giovanile e per altri sette Responsabile Giovanile sullo stesso asse.
Alla domanda perchè lascia il Villafranca risponde così: « avrei voluto portare dei cambiamenti per il miglioramento dell’asset giovanile del Villafranca, ovvero attraverso una serie di situazioni nuove che avrebbero dovuto coinvolgere gli allenatori e perchè no, anche i genitori per trasformarli in risorse di idee, creando gruppi di lavoro per gestire calcio, comunicazione e progetti. Qualche base è stata messa in questi tre anni di operato senza però riuscire ad avere una costante progettualità.»
Cosa farà nella prossima stagione Alessandro Cristofoli, non è dato sapere; l’Ingegnere sogna di accrescere la propria esperienza in paesi e culture diverse come per esempio la Spagna, per lavorare nel suo doppio elemento, acqua e calcio. Perchè in Spagna? « perchè è calda, passionale e ricca di energia.»
Concludo con un appunto sui cosidetti “senatori” i quali rappresentano per tutte le società sportive una risorsa esperienziale di grande valore a patto che il senatore sappia stare al suo posto senza intervenire fuori luogo e sappia contribuire sempre al “fare squadra”, situazione essenziale per il “clima sano” di una società sportiva. E sta al Direttore Generale controllare che ciò avvenga, magari dimenticando qualche volta la prima squadra per dedicarsi anche agli aspetti ambientali.
In bocca al lupo ad Alessandro Cristofoli: in certi momenti è importante lasciare.
Arrivederci con nuove idee.
Fondatore dell’Associazione Giovanisport Aps, è Direttore Responsabile della testata giornalistica Giovanisport. Nato a Copparo (Fe) il 3.2.1948, si occupa di cronache, commenti, interviste ed inchieste riguardanti lo sport giovanile. Giornalista da venticinque anni, condivide con i Reporter la mission dell’Associazione ovvero il divulgare la cultura e gli aspetti morali dello sport giovanile per dare merito a quanti correttamente interagiscono: giovani atleti, genitori, arbitri, tecnici e dirigenti sportivi. E’ tutor volontario (non retribuito) per assistere gli aspiranti giornalisti fino al raggiungimento dell’Iscrizione all’Albo dei Giornalisti.
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