Relazione del 7° stage di Comunicazione Sportiva
di Rodolfo Giurgevich

Al termine di questo stage è chiaro a tutti che il ruolo di un Reporter o di un Addetto Stampa (A.S) non è limitato solo a cronache e commenti da riportare sul web o sulle pagine di un house organ. La funzione è molto più ampia, capiterà per esempio di dover gestire un evento in pubblico. L’apertura è la zona più delicata perché si rischia di cadere in un banale benvenuto. Ci sono almeno nove tecniche di apertura che l’A.S. potrà utilizzare in funzione del tenore dell’evento stesso per poi proseguire facendo intervenire più volte il relatore del momento su approfondimenti con domande ad hoc. In queste situazioni l’A.S. lascia la scena e non è assolutamente protagonista.

Protagonista lo diventa quando si pone come intervistatore di personaggi, di atleti o di dirigenti. È stato raccomandato più volte di trasformare l’intervista da diretta in indiretta, ovvero di evitare la noia del botta e risposta e di trasformare il pensiero dell’intervistato in un commento personale ottenendo il risultato di trasformare  il tutto in una specie di racconto del quale l’A.S. è Autore in modo indiscusso.

Indiscusso è il modo di condurre un’intervista; se si vuol scegliere un percorso guidato di domande, ad imbuto, ovvero da quelle aperte a quella      più chiusa conclusiva per avere una risposta precisa su un determinato argomento. L’alternativa è un’intervista esplorativa su situazioni generiche. Le domande poste sono quasi tutte chiuse per fornire al lettore un quadro preciso di una circostanza oppure gli aspetti di vita dell’intervistato. Si raccomanda un piano di domande che evitino banalità e che creino per l’A.S. – oltre che per l’intervistato – un momento di qualità.

Qualità è una costruzione che si ottiene per gradi; è la percezione di chi, dopo aver deciso “l’acquisto” (acquisto       in senso lato) di un bene concreto o immateriale, ne valuta le condizioni essenziali (prerogative di base), gli elementi differenzianti (la valutazione origina la fiducia) e successivamente apprezzerà, se esistono, gli aspetti delizianti, quelli che non ci si aspetta, determinando così la percezione di qualità del bene. La fiducia premiata dalla qualità si trasformerà in fedeltà, una specie di paradigma.

Paradigma certo è quello relativo alla fotografia come hanno spiegato Mario Merci il clic d’Autore soggiace a criteri qualitativi      che permettono di corredare un articolo o un’intervista, “illuminando” la scena e accompagnando lo sguardo verso una lettura sicuramente piacevole. Una foto di qualità ha la stessa valenza di un titolo arguto: il binomio diventa vincente quando  entrambi possono sfoggiare valori espressivi e culturali. La tecnica di shoot sarà molto ampia con la reflex più “intelligente” con le opzioni poco conosciute di uno smartphone col quale si potranno assumere e nontare video arricchiti di note, come ha spiegato Germano Zerbetto: ovvero quanto serve ad un Reporter per completarne il bagaglio tecnico per poter comunicare.

Comunicare è una cosa, persuadere ovvero radicare un’opinione è una sottile arte che permette di ottenere credibilità a favore di personaggi o società sportive o altra istituzione. La tecnica base è quella di trasferire al destinatario della comunicazione il  proprio pensiero attraverso la mediazione di una terza persona, che dev’essere disinteressata sotto ogni aspetto. Paola Fuggetti ha chiarito che la comunicazione persuasiva si ottiene con analisi accurata del destinatario, del mediatore e della modalità di comunicazione senza trascurare la questione della deontologia.

Deontologia, è un insieme di regole morali alle quali un giornalista , un A.S. o anche un semplice reporter, si deve attenere affinchè il proprio profilo professionale risulti ineccepibile ad ogni critica. Le regole deontologiche riguardano in particolare le foto a minori, vietate a chi non ha sostanza giuridica come vietato è il prelievo “gratuito” di foto e testi dai social o da altre fonti senza l’autorizzazione dell’Autore, motivo di lite questo, non ultimo.

Ultimo e probabilmente il più ricorrente è l’impegno dedicato alle cronache, agli articoli e alle presentazioni. Ognuno potrà liberare il proprio stile letterario, il proprio humour, la propria cultura che dovrà essere sempre e comunque allineata con lo stile del contenitore, sia esso una pagina social o un sito web. Per le cronache sportive ci sono format da seguire così come nella tecnica di titolazione: occorre creatività, poche parole possibilmente senza verbo al quale ovvierà lo stesso lettore,  mentalmente.

Mentalmente e non solo è l’attività Social che sarà dedicata nell’ultima sessione: dal superato inbound marketing alla comunicazione creativa perché, dopo un’accurata analisi dei segmenti di stakeolder, saranno i contenuti a prevalere nei social, la creatività paga sempre, concludendo.

Concludendo questa è la nostra Relazione, impostata sulla qualità delle sessioni per preparare i giovani (e diversamente tali)  reporter al ruolo di Giornalisti: con questo 7° Stage la nostra Associazione ha già affiancato 16 giovani per’Iscrizione all’Ordine dei Giornalisti, facendo assumere un ruolo sociale agli Stages organizzati da Giovanisport.

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